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NON AVERE FRETTA, IL REBUS TI ASPETTA

27 novembre 2013

“CRAL” PER CHIAREZZA E NON POLEMICA


Negli ultimi tempi molte persone, si sono cimentate a scrivere di CRAL, tracciando giudizi e offese gratuite, facendo credere ai più che l’istituto del CRAL  possa nascere dal nulla ed essere gestito solo con la buona volontà degli associati. Ma non è così, il CRAL è un istituto che si trova all’interno dello statuto dei lavoratori (art.11 Lg300/70) e del Contratto Collettivo di Lavoro (art.9 CCNL 14/12/2004) e da esso regolamentato. La sua creazione all’interno di un azienda e le modalità con cui viene svolto, viene disciplinato attraverso statuti e regolamenti concordati tra i soggetti legittimati a farlo, datore di lavoro e sindacati firmatari del CCNL. (Locali da mettere a disposizione, integrazione delle quote da parte del datore di lavoro, modalità di prelievo delle quote, attrezzature quali scrivanie, telefoni, computer, ecc.). Create le condizioni affinché il CRAL esista e possa svolgere pieno le sue attività, è storicamente provato che nell’ex CRAL Circumvesuviana non vi è mai stata ingerenza del sindacato nella gestione affidata da statuto ai Consiglieri eletti nelle libere elezioni tra gli associati. Tale prassi sta avvenendo, anche nella costituzione del nuovo CRAL EAV, dove si sta procedendo come da norme e ccnl, dove prima è stato stipulato un accordo tra le parti per la nascita del nuovo CRAL EAV, e successivamente nominata una commissione paritetica per la creazione del nuovo statuto e regolamento che saranno portati a conoscenza dei lavoratori di tutto il gruppo EAV per l’approvazione.

26/11/2013 – Paolo Carrabba



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