Riguardo il secondo punto, mi viene riferito che in realtà la Penisola sta soffrendo moltissimo la carenza del TPL: tra soppressioni dei treni (forse meno frequenti che su altre linee, ma pur sempre presenti e che causano disagi notevoli, dilazionandosi le corse con cadenza di una all'ora o più) e inaffidabilità del servizio su gomma (con orari poco rispettati per carenza di materiale), muoversi con i mezzi pubblici è diventato un'impresa!
Al danno si aggiunge la beffa dei comuni vicini, ma poco raggiungibili se non si ha un mezzo privato a disposizione (e meno male che erano stati previsti i metrostar per le tratte brevi e trafficate come la Penisola!!!), andando così ad intasare il già difficile equilibrio del traffico sulla Statale Sorrentina e vie annesse (sorvolando sugli aspetti a volte poco chiari delle varie viabilità comunali, e sui disagi di chi, abitando in periferia, deve affrontare anche il problema dell'esiguità dei trasporti e del sovraffollamento SITA).
Ma sul primo punto si fa sentire forte il disagio patito per l'impresenziabilità serale della stazione di Piano.
Ecco cosa ci racconta il nostro pendolare:
"Alla faccia della stazione bomboniera, l'aiuola della stazione è piena di rifiuti, e un odore nauseante (quello non traspare dalle fotografie, ma ci crediamo... n.d.r.) ben poco accogliente nella sala d'aspetto, talora trasformata in rifugio...con tutto ciò che ne consegue in fatto di igiene e sicurezza personale, per non parlare del sottopassaggio, dove tale odore raggiunge l'apice dell'acredine.
Di giorno il disagio è minore, perché evidentemente il personale preposto pulisce, e certa gente non si accosta alla stazione, ma la sera il rientro a casa è tutt'altro che gratificante...
Ovviamente, a stazione impresenziata corrispondono varchi aperti.
A Sorrento la situazione non cambia, perché, pur avendo personale a disposizione, i trenini e i trucchetti per bypassare i varchi sono all'ordine del giorno".
Bene, cioè male, vi ho detto tutto. Certo c'è sicuramente di peggio, ma se ho scritto questo, dopo varie segnalazioni tutte dello stesso tenore, è per far capire che non sempre a situazioni descritte come rose e fiori corrisponde una simile verità. Il disagio del TPL è grande e investe tutti, anche quelli che sono spesso considerati "al di fuori del pericolo".
Dalla vostra inviata dalla rotaia è tutto!
Ciao anche da...Tama!
LA STORIA DI TAMA
http://www.giornalettismo.com/archives/1077889/il-gatto-che-ha-salvato-le-ferrovie-giapponesi-dalla-bancarotta/
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