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4 novembre 2012

PRONTO IL COMMISSARIO AD ACTA..ANZI DUE.


Gerardo Ausiello
Bilancio e trasporti in rosso, arrivano i commissari. Dopo mesi di «tira e molla» sull’asse Roma-Napoli, l’esecutivo ha nominato in queste ore i tecnici attesi dalla giunta Caldoro. Si tratta di Vincenzo Ambrosio e Pietro Voci, dirigenti del ministero dell’Economia: il primo si occuperà dell’attuazione del piano di stabilizzazione approvato dal Tesoro il 20 marzo 2012; il secondo seguirà da vicino l’indebitamento del settore trasporti e in particolare i conti del gruppo Eav. Ecco le misure che verranno messe in campo e che sono il frutto del lavoro compiuto nei mesi scorsi dagli esperti della Regione, guidati dal capodipartimento Salvatore Varriale.
I trasporti
Il modello di riferimento è il percorso seguito per la sanità: il primo passo è la ricognizione della consistenza dei debiti e dei crediti delle aziende per elaborare un piano di rientro da sottoporre all’approvazione del ministero dell’Economia. I debiti pregressi (circa 500 milioni a cui vanno aggiunte le perdite di 100 milioni per l’anno in corso) potranno essere spalmati nell’arco di 60 mesi attraverso accordi e transazioni con i creditori mentre in parallelo le società, alleggerite dal deficit, potranno continuare ad operare e a garantire i servizi ai cittadini. Salvi i livelli occupazionali. L’operazione sarà finanziata con risorse interamente regionali (Fas per la Campania): 200 milioni di euro in due anni (2012 e 2013).
Il personale
Già scattata la riorganizzazione generale, messa a punto dall’assessore Pasquale Sommese, che punta a portare il personale dell’ente da 5.750 a 3mila dipendenti. Le prime 150 unità sono state pensionate nei mesi scorsi mentre altre 300, in servizio presso le biblioteche (in base alla legge 57 del 1985), sono passate ai Comuni. In uscita ora i 300 comandati e altri 2.450 lavoratori che saranno ceduti agli enti locali nell’ambito del trasferimento delle funzioni con le relative risorse.
Le società miste
È prevista la creazione di nove aziende in varie aree di intervento, ciascuna delle quali divise in ambiti di competenza: trasporti (ferro, gomma, mare); ambiente (monitoraggio, infrastrutture, manutenzione); sviluppo (attrazione investimenti, realizzazione investimenti, gestione incubatori, aree Asi); cultura (produzioni culturali, gestione strutture, comunicazione), patrimonio (disponibile, indisponibile). E ancora ricerca e innovazione tecnologica (innovazione processi amministrativi, ricerca); sanità (centrale acquisti, banca dati, immobiliare, centrale unica pagamenti); infrastrutture e reti (materiali, immateriali).
Il patrimonio
Con il primo bando si cercano acquirenti per 509 fabbricati (138 milioni) e 2.426 terreni (37 milioni) per un totale di 175 milioni. Un obiettivo difficile da raggiungere se si guarda ai risultati ottenuti negli ultimi anni: 1,5 milioni di euro incassati nel 2003, 7 l’anno successivo, 4 nel 2005; negli ultimi due anni, invece, le vendite hanno prodotto meno di 500 milioni di euro. Nell’elenco dei primi beni in dismissione spiccano, tra l’altro, l’ex Hotel Universo di piazza Carità a Napoli (che da solo vale 23 milioni di euro), l’ex sede dell’Istituto per gli studi del Mezzogiorno di Marcianise e ancora fabbricati nel centro storico partenopeo, locali commerciali e appartamenti.

Fonte: il Mattino di napoli 

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