"Come si suol dire curnut e mazziat. Adesso noi viaggiatori dobbiamo anche farci prendere in giro da voi. Io come pendolare ne avrei di preghiera da farne e sarebbe molto blasfema."
Bruno Vinci di cui pubblichiamo qui di seguito la replica al viaggiatore Sig. Balzano, mi deve il fatto di averlo messo in guardia su una possibile incomprensione da parte dei viaggiatori, in merito ai suoi simpatici propositi poetici, in questo particolare momento storico. Ma come da sempre sono abituato a fare, mi prendo la totale responsabilità di aver pubblicato la preghiera galeotta. Anzi se il Sig. Balzano o chi per Esso, dopo la replica dell'autore dello scritto, riterrà ancora offensiva l'iniziativa di cui garantisco la buona fede, lo stesso verrà rimosso dal blog, con le mie scuse che anticipo qui, in quanto unico responsabile della pubblicazione.
gioNa
Colgo l'occasione per sottolineare ai "non addetti ai lavori", che gioNa è l'acronimo nato dalle iniziali del mio nome e cognome: Giovanni Navarone
LA REPLICA DI BRUNO VINCI
Carissimo Ciro, io sono un dipendente di questa azienda come
tu sei della tua.
Questa preghiera non è un ironia sui viaggiatori tra cui ci
sono anche miei familiari e amici, ma un ironia su chi è stato responsabile di
questo sfascio “Dio perdona (ma relativamente)…” significa che Dio può
perdonare fino a certo punto.
Anche a me serve, un treno a orario perché vorrei rientrare
a casa per risolvere altri problemi.
Non legati alla Circumvesuviana. Comunque ad altri
viaggiatori più ironici è piaciuta. E secondo me anche la Circumvesuviana nei
tempi che arrivava in orario, era comunque criticata.
L’unico suggerimento, che posso dare e di dedicarsi alla
versione citata nel Vangelo, denominata Padre nostro e dimenticare questa, che
era solo l’espressione critica di un sistema DA NOI IN PRIMIS, CONDANNATO.
Giordano Bruno (Vinci)
_________________________________________________________________________________BREVI, AVVISI, FLASH.....
Il collega Saverio Di Giovanni autore del post
http://vesuvianando.blogspot.it/search/label/di%20giovanni%20vs%20vetrella ha inviato le sue considerazioni all'Assessore Vetrella lasciandole come commento sul sito dello stesso.
http://www.sergiovetrella.it/eavbus_fallimento/#comments
In attesa di una risposta che non mancheremo di pubblicare, il nostro saluto a Saverio e a Danilo (uff. cot) per la loro personale "esposizione" in questo momento così delicato.
Da pendolare,non mi sono sentita presa in giro (l'esasperazione però rende tutti più suscettibili), e nemmeno da cristiana (farei la figura della bigottona).
RispondiEliminaEvidentemente l'amico pendolare o non era presente nel treno, o non ha visto il relativo video su Youtube, nel quale un viaggiatore ha recitato il Rosario ad alta voce con il sottofondo degli altri stipatissimi viaggiatori che, però, a differenza del nostro amico, hanno fatto della giocosa ironia sulla propria situazione, chiedendo d'invocare il Padre Eterno, ché li facesse tornare a casa. E nei sottotitoli scorreva la frase: Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi VIAGGIATORI. Ci si arriva da sé che anche chi ha fatto il video era strizzato come una sardina nel treno, eppure...ha fatto ironia. Arma che sfoderavano i letterati antichi per ribellarsi all'etica dominante...Ciao da Gabriella.
Cara Gabriella,
RispondiEliminac'è una bella differenza: chi scherzava nel treno era uno che, come me e te, sta subendo le soppressioni selvagge.
Il poeta simpaticone, invece, è uno dei "responsabili" delle soppressioni stesse.
Ad ogni modo, se l'obiettivo dell'autore era quello di divertire, ritengo non sia stato centrato perchè la poesia e abbastanza brutta.
Suggerisco al poeta di impegnarsi un pò di più al prossimo giro.