BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

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8 novembre 2012

DA IL MATTINO DI NAPOLI DI GIOVEDI' 8 NOVEMBRE 2012


Francesco Gravetti
«L’immediato ripristino dello stato di agitazione» è il risultato del lungo confronto avvenuto ieri tra i sindacati e la Circumvesuviana sui nuovi turni di lavoro voluti dall’azienda, improntati ad una maggiore produttività. Non sono bastate quasi cinque ore di trattative (più due di pausa tecnica) per trovare un accordo in grado di soddisfare i lavoratori e i vertici della Circum: dal 14 novembre, dunque, parte l’ordine di servizio col nuovo orario per macchinisti e capitreno. Ma da stamattina riparte anche la mobilitazione e si annunciano disagi pesantissimi per i pendolari. Aumenteranno, quasi certamente, le soppressioni e i ritardi, dovuti al rifiuto di macchinisti e capitreno di mettersi su convogli poco sicuri e di fare le ore di straordinario. Torna il caos in Circumvesuviana, dunque. Ammesso che se ne sia mai andato: anche ieri, infatti, ci sono state decine di cancellazioni di corse. 
L’incontro di ieri ha fatto registrare l’unità dei sindacati: Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Orsa, Cisal e Confail hanno mantenuto una linea comune, anche nel rispetto del mandato dei lavoratori, molti dei quali sono rimasti nella stanza attigua a quella delle trattative. “Cani da guardia” dei sindacati, a dimostrazione del clima teso che si respira. La Circumvesuviana ha proposto un aumento dei minuti da trascorrere alla guida dei treni in cambio dei quali era disposta a corrispondere circa 100 euro lordi al mese in più in busta paga, i sindacati hanno accettato la logica della produttività, ragionando sulla possibilità di fare 22 turni in più e chiedendo il riconoscimento ai lavoratori del 95% del valore delle unità recuperate, cioè circa 300 euro lordi al mese. 
«In realtà noi abbiamo chiesto il rispetto degli accordi sulla produttività siglati più di un anno fa e mai presi in considerazione e abbiamo posto una serie di questioni concrete che tenevano conto dell’assemblea dei lavoratori tenutasi il giorno prima. Così siamo arrivati intorno a questa cifra e comunque l’azienda offriva meno di 100 euro al mese, circa il 23%», spiegano i sindacalisti. Ma i vertici della Circumvesuviana ritengono che lo sforzo compiuto dall’azienda, in un momento così difficile per il trasporto in Campania, sia stato comunque enorme e che il rifiuto dell’accordo da parte dei sindacati sia più o meno un atto scellerato. Usa toni soft il gotha dell’azienda capeggiata da Gennaro Carbone, ma l’indignazione per la trattativa fallita trapela comunque: «Giudichiamo anacronistica la posizione dei sindacati aziendali e, a questo punto, ci auguriamo il coinvolgimento diretto delle segreterie regionali». I nuovi turni partiranno il 14: i tempi per un recupero del dialogo ci sarebbero, ma allo stato attuale le parti appaiono davvero piuttosto distanti. C’è la ragionevole certezza che da questa mattina comincerà una fase di confusione totale e le prime avvisaglie ci sono state già nella serata di ieri. La voglia di incrociare le braccia, da parte di macchinisti e capitreno, c’è tutta. 
Quelli della Circum fanno appello al buon senso: «Speriamo che la protesta, pur legittima, non si manifesti in forme non ortodosse», dicono dallo staff di Carbone. Ma le possibilità che il servizio vada in tilt sono moltissime. Preoccupati soprattutto i pendolari. Giuseppe Ambrosio, segretario regionale di Codici Campania, associazione di consumatori, dice: «Ci auguriamo davvero che prevalga il buon senso. Capiamo le esigenze dei lavoratori, ma il prezzo che stanno pagando i viaggiatori è davvero altissimo. Ogni giorno regna l’incertezza e centinaia di persone non sanno se riusciranno a raggiungere il proprio posto di lavoro o di studio. Non è un bel clima e le prospettive non sono buone». Enzo Ciniglio, rappresentante del comitato spontaneo “No ai tagli della Circum”, dice: «Si è rotto quel patto che teneva tutti insieme azienda, lavoratori e viaggiatori, si era creato un clima di solidarietà che faceva accettare anche i piccoli quotidiani disagi. Così salta tutto». E sulla seconda metà dello stipendio di ottobre pure ci sono prospettive nebulose: dovrebbe arrivare venerdì, ma non ci sono conferme ufficiali. Anche in questo caso si procede con la marcia a vista.

7 commenti:

  1. Allora e' vizio ja che non pubblichi ma perche' chiamarli Stanlio e Ollio e' offensivo ??? O forse ti sei offeso tu?

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  2. Si te lo voglio pure pubblicare ma....chi cazz si ? Fatt a conosc e così eventualmente scopri da solo se è offensiv oppur no. Offeso io ? E perchè ? Anonim e pur strunz...è troppo.

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  3. Tu sei un servo come pensavo e poi offendi pure .........io ti avevo detto se eri offeso ...........E allora ti si offeso............si vede come hai risposto.......pero' voglio fare una prova quando ti incontro mi dirai che sono stronzo.....

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  4. Egregio Giona,
    un articolo de Il Mattino del 28 aprile 2012 riportava i seguenti dati dai quali emerge che: i "macchinisti e i capitreno della Circumvesuviana effettuano una giornata lavorativa di 7 ore e 25 minuti, come da contratto, ma stanno alla guida dei treni solo 3 ore al giorno" e che i suddetti "restano sui convogli per 180 minuti. Per altri 110 minuti (1 ora e 50) si occupano delle verifiche tecniche del treno: controllano, cioè, che il mezzo sia in condizioni di ripartire, che non ci siano danni, che non ci sia bisogno di interventi di manutenzione. Ancora: 35 minuti servono per i tempi di sosta ai capilinea, cioè per l'attesa tra un treno e l'altro e il dovuto riposo. Infine, per due ore i dipendenti restano a disposizione nel deposito, per servizi di manovra o sostituzioni".
    Ora le vorrei chiedere cosa ci dicono esattamente questi dati. Intanto le dico cosa penso io.
    Da un lato sembrano confermare l'opinione comune che anche oggi sentivo in treno che i dipendenti circum, in particolari quelli citati nell'articolo, lavorano poco e guadagnano troppo, in maniera sproporzionata rispetto ai pari categoria di altri paesi, e questo sarebbe una causa del dissesto della circum, dall'altro lato a me sembrano rientrare nella strategia dei golpisti dello spread: diffamare le categorie dei lavoratori, mettere gli uni contro gli altri, denunciare i costi eccessivi di un servizio e le sue presunte inefficienze, per poi presentarsi come probi e giudiziosi amministratori e legittimare le politiche di macelleria sociale.
    Qual è il suo pensiero al riguardo?
    A margine voglio comunque ricordare un'altra cosa. Il viaggio con la Circum è diventato un vero incubo. Sta condizionando negativamente la nostra vita quotidiana già complicata. Essere vittime designate di questo stillicidio di disagi e agitazioni, invece di favorire la percezione e l'individuazione dei veri responsabili, non fa altro che suscitare vero e proprio odio verso chi è la causa prossima delle sofferenze quotidiane inflitte. Anche il gruppo No tagli Circum parla di patto saltato con i viaggiatori. Ci sono riusciti, hanno messo tutti contro tutti.
    Solo ritrovando l'unità nella protesta di tutte le categorie di lavoratori, si possono ottenere risultati di prospettiva.
    Scusandomi per la lunga mail, la saluto cordialmente
    Antonio Gragnaniello

    Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
    e fui contento, perché rubacchiavano.
    Poi vennero a prendere gli ebrei
    e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
    Poi vennero a prendere gli omosessuali,
    e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
    Poi vennero a prendere i comunisti,
    e io non dissi niente, perché non ero comunista.
    Un giorno vennero a prendere me,
    e non c'era rimasto nessuno a protestare.
    ( Brecht)

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    1. Egregio signor Gragnaniello il problema e' che i macchinisti appartengono a una casta come pure gli addetti al DCO e per combattere le caste ci vogliono le palle.

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  5. Gira e rigira, gli operai non vengono pagati ma i soldi per i manager ci escono sempre. Poi ci mandano gli specchietti per le allodole e noi ce la prendiamo con operai che guadagnano una miseria, solo perché noi guadagniamo di meno. La vera ingiustizia è che un operaio che ha l'enorme responsabilità delle centinaia di persone che viaggiano nel suo treno viene pagato una miseria mentre un manager che ha una responsabilità infinitamente minore e orari di lavoro più ridotti invece guadagna cifre davvero ingiustificate.
    Che devo fà? Mi state facendo sputare il sangue in questi giorni, ma appoggio la vostra protesta.

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  6. io capisco la vostra protesta ma avete sbagliato il soggetto con cui prendervela, state facendo la lotta tra poveri perchè penalizzate solo noi lavoratori, i vostri manager stanno comodamente seduti nelle poltrone e noi e voi ci scanniamo alle fermate. trovate un'altra forma di protesta e avrete anche il nostro appoggio incondizionato, invece così vi fate solo odiare

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