BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

.... ....

4 agosto 2012

COMUNICATO SINDACALE FAISA-CONFAIL

IL GIORNO 26/07/2012 SI E’ TENUTO UN NUOVO INCONTRO NELLA SEDE EAV DI VIA CISTERNA DELL’OLIO AVENTE PER OGGETTO L’OMOGENEIZZAZIONE DELLA RETRIBUZIONE PREVISTA NEGLI ACCORDI REGIONALI DEL 16/12/2011 E 16/01/2012.


NEL PRECEDENTE INCONTRO DEL 5/07/2012, LE PARTI SI ERANO LASCIATE CONL’INTESA DI APPROFONDIRE I VARI PUNTI E LE PROPOSTE AVANZATE DALLA SCRIVENTE O.S. IN UN APPOSITO INCONTRO “TECNICO” PER POI ANDARE ALLA FIRMA DELL’EVENTUALE ACCORDO RAGGIUNTO.


PURTROPPO COSI’ NON E’ STATO: LA CONTROPARTE DATORIALE HA PRESENTATO UN’ ”IPOTESI DI ACCORDO” NON MODIFICABILE CHE, PUR ACCOGLIENDO IN PARTE I SUGGERIMENTI AVANZATI NELL’INCONTRO DEL 5/07/2012 NON HA RECEPITO LE PROPOSTE DELLA CONFAIL.


LA CONFAIL, NEL CORSO DELL’INCONTRO DEL 26/07, HA PERO’ INSISTITO CON LE SUE PROPOSTE IN PARTICOLARE CHIEDENDO E OTTENENDO L’INCLUSIONE NEL TESTO PRESENTATO, DELLE PROMOZIONI DERIVANTI DALL’ACCORDO 29/03/2006 PER COLORO CHE MATURANO IL DIRITTO NEL CORSO DEL 2012, COSA CHE NEL TESTO DELL’ACCORDO PRESENTATOCI NON ERA PREVISTA, E CHIEDENDO UNA PIU’ EQUA RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CON L’INCLUSIONE ANCHE DI QUEL PERSONALE CHE DALL’ACCORDO NON OTTIENE NULLA.


IN MERITO A QUESTO SECONDO PUNTO NON E’ STATO POSSIBILE RAGGIUNGERE UN ACCORDO NON ESSENDO LA CONTROPARTE DISPONIBILE AD ULTERIORI MODIFICHE AL TESTO PRESENTATO. IN MERITO AGLI ASPETTI TECNICI DELL’IPOTESI DI ACCORDO FIRMATA, LA CONFAIL LI ILLUSTRERA’ CON UN APPOSITO VOLANTINO ED IN ASSEMBLEE DEI LAVORATORI DI PROSSIMA CONVOCAZIONE.


NAPOLI 30/07/2012

2 commenti:

  1. Caro Giovanni,i miei commenti meriterebbero miglior sorte…..Non ho capito quale sia la motivazione che del commento del fratacchione,(diviso in due parti per evidente ragioni di spazio)ne venga pubblicata sola la prima parte ed oscurata la seconda.....Tal volta la seconda parte,viene pubblicata solo successivamente rendendola di fatto inattiva.....
    Chissà per quale strano marchingegno sta cosa puntualmente si ripresenta.....E si ripresenta guarda caso con il commento " birichino " sull'apologo:la determinazione di Lina..... Meriti ascritti al Sindacato CISL per riappropriarsi del controllo e della tariffazione....Bisogna riconoscere che la storia raccontata suona un tantino diversa da quella reale...Non contesto che probabilmente anche il Sindacato abbia contestato la pacchia di un consorzio(Unico) che da troppi anni vive succhiando,come una sanguisuga,risorse economiche che dovevano essere destinate alle aziende di trasporto....
    Ma comm se dice gli apologhi non li sopporto proprio....
    Capisco che gli apologhi non vanno disturbati da commenti pepati;capisco che la vera intenzione del sistema e la normalizzazione
    di ogni fonte informativa diversa dal pensiero dominante;capisco che va rimosso un passato vergognoso che ha visto protagonisti gli stessi personaggi ancora presenti in azienda.....

    Ma come si sa il mastino di Baskerville è ostinato e pertanto chiede al curatore del blog la pubblicazione del commento numero 6 parzialmente oscurato,e da troppo tempo in sosta presso la redazione....Forse in attesa di un via libera che tarda ad essere concesso?Da chi?...Disturba il termine CONSOCIATIVISMO adombrato nel commento galeotto?
    Diciamoci la verità:il pestifero frate è indigesto...Articoli vecchi scomparsi e senza etichettatura....La finestra di Guglielmo chiusa dalle pagine del blog......
    Il nuovo ordine prevede che le Cassandre devono essere invitate a lasciare tutti gli spazi occupati " abusivamente "?
    ....Il messaggio è chiaro......Sloggiare gli ultimi avamposti di ribelli che continuano a combattere:macelleria dei diritti e delle retribuzioni; piani industriali fallimentari, fusioni più volte tentate,scissioni,e future liberalizzazioni....
    Se permettete,se proprio apologo dev'essere, preferisco un bellissimo scritto di Italo Calvino.....
    Probabilmente non sarò l’unico a conoscerlo, ma comunque è utile diffonderlo.(visto il tema)

    Io ci leggo, una fotografia impietosa del sistema che ha governato sia il paese che la Regione in questi anni sbandati...
    Nel sistema Regione ovviamente sono coinvolti: UNICO,dirigenti e Amministratori Delegati delle aziende di trasporto....In primis la Circumvesuviana.
    A proposito i Sindacati dov'erano:cosa chiedevano e cosa controllavano?



    Pertanto cari Signori,guardiamoci dentro e guardiamo le azioni che compiamo nei vari ruoli che ricopriamo....

    Correggiamoci a vicenda invece che giustificare.
    Ricordiamoci che, nonostante vi sia una evidente differenza tra “noi” che lavoriamo e “loro”colpevolmente silenti,e accondiscendenti,...continuiamo a raccontare,le cose come veramente stanno....
    Evitiamo di ascrivere meriti che non hanno,e non dimentichiamo mai il " loro " passato.
    Dove stavano " LOR SIGNORI "quando l'azienda precipitava?Troppo facile oggi dire non lo sapevamo....Oppure era un sistema dove " così facevano tutti ".....Affermazioni non veritiere e palesamente false....
    Evitiamo anche di stracciarci le vesti e di scandalizzarci.Troppo comodo stare alla finestra e giudicare, mentre la barca con il nostro piccolo mondo antico, intanto affondava.....

    Il fratacchione continua a fare la sua parte....

    " Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio.
    Di fronte all’avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà."

    (La favola del Colibrì)

    N.B:Segue un sunto del testo di CALVINO...

    Guglielmo:Il mastino di Baskerville

    RispondiElimina
  2. ....Così tutte le forme d’illecito,si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto.
    Avrebbero potuto dunque dirsi unanimemente felici, gli abitanti di quel paese,non fosse stato per una pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: gli onesti.
    Erano costoro onesti non per qualche speciale ragione ( non potevano richiamarsi a grandi
    principi, né patriottici né sociali né religiosi, che non avevano più corso), erano onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso. Insomma non potevano farci niente se erano così, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il
    guadagno col lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione d’altre
    persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto loro erano i soli a farsi sempre degli scrupoli, a chiedersi ogni momento cosa avrebbero dovuto fare. Sapevano che fare la morale agli altri, indignarsi, predicare la virtù sono cose che trovano troppo facilmente l’approvazione di tutti, in buona o in malafede. Il potere non lo trovavano abbastanza interessante per sognarlo per sé (almeno quel potere che interessava agli altri);non si facevano illusioni che in altri paesi non ci fossero le stesse magagne, anche se tenute più nascoste; in una società migliore non speravano perché sapevano che il peggio è sempre più probabile.
    Dovevano rassegnarsi all’estinzione? No, la loro consolazione era pensare che così come in
    margine a tutte le società durante millenni s’era perpetuata una controsocietà di malandrini,di truffatori, di gabbamondo, una controsocietà che non aveva mai avuto nessuna
    pretesa di diventare la società , ma solo di sopravvivere nelle pieghe della società dominante e affermare il proprio modo d’esistere a dispetto dei principi consacrati, e per questo aveva dato di sé un’immagine libera e vitale, così la controsocietà
    degli onesti forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli, in margine al costume corrente, senza altra pretesa che di vivere la propria diversità , di sentirsi dissimile da tutto il resto, e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa d’essenziale per tutti,per essere immagine di qualcosa che le parole non sanno più dire, di qualcosa che non è stato ancora detto e ancora non sappiamo cos’è.

    Racconti e apologhi sparsi, i Meridiani, Arnoldo
    Mondadori editore. Uscito su la Repubblica, 15 marzo 1980, col titolo “Apologo sull’onestà nel
    paese dei corrotti".

    RispondiElimina

I COMMENTI IN QUESTO BLOG NON SONO MODERATI, OGNUNO SI ASSUME LA RESPONSABILITA' DI QUELLO CHE SCRIVE