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5 luglio 2012

DAL COLLEGA GENNARO MASSA RICEVIAMO,CONDIVIDIAMO E PUBBLICHIAMO

IL BLOCCO AI VARCHI DI ACCESSO 


Nella routine giornaliera è oramai endemico l'incontro con il blocco del personale del Consorzio Unico che, non soddisfatti di aver servito un viaggio meno che scadente, alimentano il malcontento, limitando i varchi di uscita  per controllare i titoli di viaggio, e causando veri e propri imbottigliamenti e ritardi improponibili. Ma se da un lato l'operazione può essere giustificata, ciò che è veramente inammissibile è la parzialità con la quale viene effettuato il controllo, giustamente fiscale nei confronti degli studenti e delle persone civili, ma completamente trasparente nei confronti di zingari, drogati e loschi figuri certamente non disposti al pagamento del diritto fisso. Premesso che per la mia affermazione non necessitano prove, vista la presenza di impianti di videosorveglianza, ritengo indispensabile una presa di posizione in merito, in quanto tale pratica ha contribuito, non poco, alla creazione di una immagine disastrosa che l'utenza ha del nostro servizio Circumvesuviana. Da un punto di vista tutto personale, poi,  un miglioramento di detta attività mi consentirerà  di limitare le contestazioni verbali che giornalmente muovo verso questi signori, pur non avendo parte in causa, e che potrebbero anche degenerare. Certo che  la mia osservazione non sia solo  personale, così come è sempre emerso dalla discussione tra colleghi, fido che una soluzione possa essere trovata già nell'ambito della nostra azienda, e non sia necessario auspicare interventi superiori 


Gennaro Massa

7 commenti:

  1. Parlo da utente. L'agente Massa ha ragioni da vendere: almeno a tavolino. Infatti egli sa benissimo che il controllo ai varchi, è una vera e propria prima linea della battaglia così emblematicamente espressa dalla figura dei cavalli di frisia. Gli addetti UNICO, per evitare scontri con categorie "a rischio" avrebbero bisogno di ricevere istruzioni "ad hoc" ed essere supportati da polizia privata. Da utente dico, e gli dò ragione, subire controlli discriminatori indirizzati solo a noi con la "faccia pulita", è una forma di razzismo al contrario.

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    1. L'Agente Massa ha dimenticato un particolare : i personaggi "portoghesi" da lui citati NON HANNO I DOCUMENTI e quindi diventa un problema di ordine pubblico e non piu' di semplice controlleria. Le forze dell'ordine, da me personalmente chiamate piu'volte, hanno dimostrato scarsa collaborazione, rifugiandosi spesso nella burocrazia (richiesta per iscritto x avere le generalita' del fermato), se straniero, mancanza di mezzi per accompagnarlo ai C.I.E. + vicini 200km come vuole la legge Bossi-Fini. Io nel mio piccolo mi impegno, ma serve una chiara volonta' politica. O.Q.M. Amirante Bruno

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    2. va be che è un problema di ordine pubblico, ma io lavoro in una stazione di periferia cioè Cercola, dove conosco persone che sono anni che non fanno un biglietto perchè fanno tratte intermedio dove non esiste controlleria. e questo loro lo sanno. oppure noi gestori dobbiamo essere collaborativi con i clienti, chiedono: scusi capo a che ora c'è il treno su quale binario c'è ritardo, e tu li adare risposte e si va be e il bigietto? e va buon e scapano via sicuri che nessuno li controlla, queto per me e molto frustante . ne ho parlato pure co l'uff. cot per avere una cotrolleria di oqm,ma nessuno si e visto.ma un controlleria seria che rispetti l'orario di lavoro loro assegnato.

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  2. Il problema del controllo biglietti, è diventato un argomento che suscita da non poco tempo discussioni e malcontento.
    La percentuale sulle multe,in alcuni casi, è in mano a persone senza scrupoli, un' arma che colpisce le persone per bene e difficilmente i furbi, per niente i prepotenti e gli accattoni.
    La politica adottata di eliminare il conduttore, sui treni e il bigliettaio sugli autobus, ha prodotto i suoi frutti.
    Invece di tutelare il personale addetto ai controlli, si è pensato di eliminarlo, adottando barriere che non possono reggere il malcostume di un' utenza che usa la Circumvesuviana come fosse un mezzo di sua proprietà.
    Un suggerimento modesto ma penso attuabile sarebbe quello di chiudere strutturalmente ogni accesso alle stazioni, lasciando un unico varco di entrata alla zona di attesa treni,apribile con l' inserimento del biglietto, biglietto da utilizzare anche per aprire un varco simile, ma in uscita.
    Ogni impianto così controllato con telecamere da personale sistemato in stazione e non visto in maniera tale da non poter essere minacciato ma pronto ad intervenire e/o chiedere il dovuto intervento, diventerebbe una barriera più valida degli attuali varchi che sono utilizzati solo per obliterare i biglietti, o impedire l'accesso alle persone civili.
    Una proposta,migliorabile certamente, ma sembra che non ci sia interesse a recuperare denaro in questo senso. Chissà perché?
    Angelo Buonocore

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  3. Una parte dei portoghesi ha anche sviluppato una vera e propria arte di saltare cancelli, infilarsi dietro le persone col biglietto ed addirittura entrare dai varchi di uscita. Questo spingerebbe qualsiasi controllore a veri e propri inseguimenti ad ostacoli che non tutto il personale, sia aziendale che di pubblica sicurezza, è in grado di effettuare.
    In definitiva rimpiango quei tempi in cui c'era un poliziotto in ogni stazione e personale di stazione mai singolo per adattarsi ad ogni evenienza.
    (Oggi un gestore di una stazione deve fare i biglietti, gli abbonamenti, controllare gli scambi, rispondere a telefono ed aiutare chi resta col biglietto incastrato nei tornelli spesso senza il supporto di alcun collega)

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  4. Si dice a napoli o pesce fete ra capa . Ci sarebbero soluzioni x sconfiggere i portoghesi . Ma chi ci comanda non gli interessa . Pensi che con un biglietto da 1,20. Si viaggia come fosse un abbonamento mensile . Allora finiamola diamo una svolta per sempre .

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  5. Questa storia dei controlli a Porta Nolana è una vergogna!!!
    Vengono controllati soltanto studenti e lavoratori pendolari!
    E tutta la gentaglia viene fatta passare indisturbata!
    Spesso nella stazione di Porta Nolana mi "diverto" a stare qualche minuto vicino i tornelli, e vedere quanta gentaglia passa senza biglietto:
    -la maggior parte di loro si butta dietro viaggiatori con regolare biglietto, e scusate io sò strunz che pago 700 euro l'anno per far viaggiare anche 3/4 zingari e teppisti al giorno?!?!?!
    -tanti altri (la stragrande maggioranza) passano indisturbati in un varco che è sempre aperto.
    -qualche volta un addetto si avvicina e dice "uee qua non si passa!" (solitamente questo viene detto SOLO a donne ucraine, zingari, extracomunitari di colore... chissà perché ai delinquenti e drogati non si dice niente)
    -quando i suddetti tornelli sono chiusi sono gli stessi addetti ad aprirli dicendo "vabbuò glià passa!!! ma solo questa volta!"
    e ribadisco: io sono strunz che pago 700 euro all'anno?!?!?!?!

    FATE SCHIFO! DOVETE SOLO VERGOGNARVI!!!

    firmato
    Viaggiatore stressato!

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