BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

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9 maggio 2012

Giovedì 10 maggio alle ore 17.00


Giovedì 10 maggio alle ore 17, presso la filiale di Banca Etica di Napoli (Centro Direzionale - Isola G7) si terrà un incontro nell'ambito della campagna “Non Con I Miei Soldi” (www.nonconimieisoldi.org)

Finanza per indignati. In che modo vengono spesi i nostri soldi?

Introduce

Giuseppe Sottile - Banca Etica Filiale di Napoli

Intervengono

Luigi Saccenti - Coordinatore Soci Area Sud Banca 

Etica

Andrea Baranes - Presidente Fondazione Culturale 
Responsabilità Etica
 
Attraversiamo un periodo di crisi profonda che, a vario titolo, investe famiglie e imprese. Una crisi che, prima che economica, è finanziaria; derivante da una finanza speculativa, da una finanza “casinò” che ha messo in ginocchio il sistema paese, così come è accaduto in America, in Grecia e in altre nazioni. Vogliamo capire come tutto questo ha avuto origine, cosa ha determinato le grandi difficoltà che viviamo quotidianamente e cosa possiamo fare, ciascuno con le proprie responsabilità, per non restare a guardare.
Per questo Banca Etica, insieme alla Fondazione Culturale Responsabilità Etica, ha lanciato la campagna “Non Con I Miei Soldi”, che vuole cercare di informare le  persone sull'importanza di verificare dove finiscono i propri soldi e soprattutto finalmente decidere di sceglierne la destinazione.

Tutte le info sulla campagna al sito www.nonconimieisoldi.org


1 commento:

  1. FINANZA PER INDIGNATI: UN INCHIESTA DI ANDREA BANARES EDITO DA PONTE ALLE GRAZIE.

    2012: l’Italia è in recessione. Cittadini e lavoratori pagheranno di nuovo il conto di una crisi causata da una finanza-casinò ai cui profitti non partecipano, ma di cui scontano le perdite. La speculazione prosegue indisturbata, mentre i piani di austerità, ci si dice, costituiscono i soli modi per «restituire fiducia ai mercati». Restituire fiducia: come se al contrario non fosse il sistema finanziario a doversi riconquistare la nostra fiducia.
    Sentiamo parlare tutti i giorni di debito pubblico, di derivati, di spread: ma è difficile capirci qualcosa, e sembra difficilissimo intervenire come singoli per cambiare le cose. Non è complicato comprendere la finanza, e neppure agire in prima persona: Finanza per indignati lo dimostra, partendo dagli argomenti più semplici – cos’è la finanza, come funzionano le borse e le banche – e conducendo progressivamente il lettore a comprendere a fondo i meccanismi della speculazione, i nuovi strumenti finanziari, la situazione dei conti italiani, l’impasse dell’Europa. Negli ultimi illuminanti capitoli, il lettore avrà gli strumenti per valutare con cognizione di causa le soluzioni indicate dagli economisti critici e dai movimenti di protesta di tutto il mondo: e, siamo pronti a scommetterci, si ritroverà più indignato di prima, ma meno pessimista e meno disposto a tollerare soprusi nel nome del (presunto) Libero Mercato.

    UN BRANO
    "Il benessere dei cittadini sembra importante solo nella misura in cui stimola i consumi e quindi fa guadagnare i mercati. L’intera nostra vita appare tesa ad appagare l’insaziabile appetito della finanza. Dobbiamo fare sacrifici e accettare piani di austerità, tagli alle pensioni e alle spese sociali per ridare fiducia ai mercati. Ridare fiducia. Come se non fosse un sistema finanziario trasformato in un gigantesco casinò ad avere totalmente perso ogni sua funzione sociale e a dovere, al contrario, fare di tutto per riconquistare la fiducia dei cittadini."

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