BREVI, FLASH, ANNUNCI.....

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29 marzo 2012

BENVENUTI ALL’INFERNO !!! UN RACCONTO DEL... KAISER.


BENVENUTI ALL’INFERNO !!!

27 marzo 2012. Turno da effettuare 2841/850 – 455/462

Il collega macchinista Ferdinando Kaiser


Treno 2841 delle 14.18 programmato pochi minuti prima e dopo la soppressione del tr. 841, quindi i viaggiatori da prendere erano quelli di 2 treni. La salvezza poteva essere nel tr.941 delle 14.04 regolarmente programmato… ne’, nun se va’ a guasta’ ‘o SanGiorgio? Quindi due treni soppressi di seguito e un treno guasto avanti, fermo al Centro Direzionale. Si parte con appena 5’ di ritardo, pieni come un uovo di seguito al soccorso; a Piazza Garibaldi circa 10 minuti per aspettare che il soccorso agganci e sposti il treno guasto (lascio immaginare: viaggiatori isterici che non capiscono perché siamo fermi… ah già, dimenticavo: il sistema informatico di bordo non funzionava e il capotreno era fisicamente impossibilitato ad passare tra i viaggiatori). Tra parolacce e anche, in verità, parole di incoraggiamento (di quelli che più da vicino seguivano i nostri sforzi di comunicare col DU e riferire ai clienti in modo che facessero passaparola) riusciamo a partire e, perdendo molto tempo sulle fermate per servizio viaggiatori, avanziamo fino alla fermata di Salice; qui il capotreno viene avvisato che c’è un viaggiatore che non si sente bene… un’impresa per raggiungerlo e si scopre che una ragazza a causa del caldo ha un malore. Fortunatamente si riprende e – ancora più fortunatamente – rifiuta l’assistenza medica che il capotreno le suggerisce e decide di continuare perché si sente meglio, consentendo al treno di riprendere la marcia. Si riparte dopo aver accumulato nel frattempo una mezz’ora di ritardo e ‘a sischi e pernacchi giungiamo a Baiano pochi minuti prima di ripartire. Ritorno tranquillo col tr.850, almeno così sembra fino a Brusciano, dove comincia a fare i capricci il CIL, costringendomi a chiamare verifica a Napoli (determinando così la soppressione di un'altra corsa). A P. Nolana la situazione è caotica… treni soppressi che non si contano e gente irritata (giustamente) che non sa che fare, né se e come potrà tornare a casa… ne’, nun programmano proprio ‘o teno mio? Pacienza! Aspettiamo il materiale per effettuare il tr.455, che arriva dopo l’orario che saremmo dovuti partire… viaggiatori che scendono si urtano con viaggiatori che devono salire, chi domanda “E’ il Sarno?” “No signo’ chill’o Sarno è soppresso?” “Uh Gesù, e mo comme vaco ‘a casa?” “Capo scusate, ferma a S. Giorgio?”, “Ma ‘o direttissimo ‘a roppa ce sta’ o nun parte?” “Scusa, Telzigno?” “No, cine’… Telzigno tra mezzora… se parte?”. Solo per arrivare in cabina di guida circa 3 minuti tra spintoni e parole “mazzecate”…Neanche stavolta funziona il sistema informatico di bordo, e quindi non si può investire il treno per far comparire le tabelle di destinazione, quindi ad ogni fermata una folla che chiede “E’ il Poggiomarino o il Sorrento?”, “’O direttissimo quann’ passa?” “Ma ‘stu sfaccimm’e Sarno parte o no?”, e via di seguito. (E qui devo riconoscere che la stragrande maggioranza dei clienti si rivolgeva fiacca e stremata, ma molto educatamente quasi con mia sorpresa). Con molto ritardo riusciamo ad arrivare a Boscotrecase, dove aspettiamo l’incrocio che dovevamo fare a Scafati. Effettuato l’incrocio non esce la via libera e solo dopo aver chiamato il DU il segnale cambia aspetto (credo sia superfluo riferire tutti i commenti dei viaggiatori che non si spiegavano la sosta così prolungata, che in verità non mi spiego ancora neanche io). A Scafati incrociamo dopo una decina di minuti il treno che avremmo dovuto vedere a Poggiomarino e i superstiti clienti quasi confortano loro noi, che avviliti non abbiamo neanche più la forza di spiegare. Finalmente giungiamo a fine corsa alle 18.54… per effettuare il 462 che parte alle 18.57!!! (Però riesco a fare pipì, perché il treno da Terzigno, anch’esso in ritardo, mi ha regalato il tempo per farlo. L’ultimo treno è una pacchia: 8 minuti di ritardo in partenza, di cui 5 recuperati… e questo è quanto!

Ferdinando Kaiser 
Macchinista

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