Il figlio Gianfelice ricorda il padre nella propria opera. Salvatore Di Somma: "Fui acquistato dall'Inter e giocai un'amichevole con Facchetti ad Appiano, fu un'emozione straordinaria"
Gianfelice Facchetti
Si è tenuta stamane presso il Circolo Nautico Stabia la presentazione dell'opera "Se no che gente saremmo" di Gianfelice Facchetti. Il manoscritto, dedicato alla memoria del padre Giacinto Facchetti, ripercorre il rapporto tra il campione dell'Inter e della Nazionale Italiana, sommo simbolo di lealtà e sensibilità nello sport come nella vita, e suo figlio. Ospiti d'onore della manifestazione, cui ha preso parte una nutrita rappresentanza di tifosi, i fratelli Abagnale, Francesco Esposito e la Juve Stabia rappresentata dal direttore generale Clemente Filippi, dal capo ufficio stampa Umberto Naclerio e dal responsabile dell'area tecnica Salvatore Di Somma, il quale ha narrato il come lui, acquistato dall'Inter, abbia avuto modo di giocare nella stagione 1964/65 un'amichevole infrasettimanale accanto a Facchetti ed agli rappresentanti della grande Inter. "Picchi era infortunato, pensare al mio nome nella formazione mi mette ancor oggi i brividi - confessa il dirigente gialloblù -, Sarti, Burgnich, Facchetti, Tagnin, Guarneri, Di Somma, Jair, Mazzola, Peirò, Suarez, Corso, è incredibile. Facchetti era una persona straordinaria, il suo ricordo è indelebile". Proprio alle vespe lo scrittore ha dedicato un simpatico
VIDEO - Castellammare - Inter Club celebra Giacinto Facchetti con il figlio Gianfelice |
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