Il 7 febbraio 2012
è scomparso prematuramente Giuseppe
Barbato, per gli amici Peppe. Chi era
Peppe Barbato?Porsi questa domanda nella nostra azienda significa cimentarsi in un esercizio di pura retorica. Peppe era
conosciuto da tutti. Tutti ne apprezzavano le immense doti umane e morali. Tutti
provavano per lui quell’affetto che solo le persone integre e leali sanno
suscitare. Non voglio però cedere all’enfasi
della commemorazione: la morte stende un velo di santità su tutte le
umane esistenze. Peppe non era un eroe,era un uomo semplice. Ma forse come
recita il testo di una vecchia canzone”gli uomini semplici sono sempre eroi”
perché “gli alberi, le nuvole con il vento sbandano, loro invece restano
,resistono…”.Peppe era tutto questo. Era un baluardo contro l’arroganza,la
presunzione, la maleducazione,che smontava con la disarmante mitezza del suo
carattere. Era un obelisco sul quale erano incisi in modo indelebile valori nobili quali l’amicizia,la famiglia,la
dedizione al lavoro…Il suo prodigarsi per gli altri,il suo darsi senza
parsimonia,lo avevano reso un’icona,la rappresentazione vivente della
generosità. Era l’amico per antonomasia . Sempre disponibile,se avevi bisogno
di un aiuto,potevi chiederlo a Peppe:la tua richiesta non sarebbe rimasta
inevasa . La mia stessa presenza in questa azienda è frutto di questa sua
generosità. Quando venne pubblicato il bando del famoso “Concorsone”,vivevo in
un'altra città. Peppe compilò per me il modulo della domanda di partecipazione
al concorso, consegnandolo personalmente. Mi telefonò, raccontandomi, che per
consegnare la domanda,aveva fatto un chilometro di fila,sorbendosi i miasmi
provenienti da un negozio che lavorava baccalà. Il suo intento,nemmeno tanto
nascosto,era quello di indurmi a sostenere i test preliminari di ammissione.
Come aveva sperato quella telefonata mi costrinse moralmente a partecipare alle
selezioni. Glielo dovevo, come gli devo tante altre cose. Per questo alla
domanda chi era Peppe Barbato?,rispondo semplicemente, ma con assoluta
fierezza: era mio zio.
Rosario
Mele
Vorrei dedicare un breve pensiero al collega e amico Peppe,si soprattutto amico poichè ogni qualvolta gli chiedevo un piacere si faceva in quattro per risolvere il problema,ma Peppe era anche un gran lavoratore dedito soprattutto alla famiglia e in particolare alla figli che aveva lontano e che nei suoi progetti c'era anche quello di acquistargli una casa.Le tanti notti passate insieme è il ricordo della numerosa videoteca che portava con sè film che avevano almeno 20 anni e forse più,ne ricordo alcuni "La Tunica,I Dieci Comandamenti,Ombre Rosse ecc..." ma lui era fatto così un uomo semplice ed un grande amico... Ciao Peppe il tuo ricordo rimarrà indelebile nel mio cuore e nella mia mente! Anzivino Antonio.
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