Dopo una
breve, ma intensa vita, la
Circumvesuviana , ovvero la sua classe dirigente, ha deciso di
oscurare il blog CIRCUMVESUVIANANDO.
La cosa era forse
prevedibile, ma non era mai stata attuata in quanto palesemente antidemocratica.
La mancata
diffusione di valide motivazioni, ovviamente, scatena il rumoroso totoamici,
laddove emergono le tesi più varie a conforto delle sensazioni dell’uno o dell’altro
aventi causa, sia nella attività di
redazione che di collaborazione e partecipazione ai vari livelli.
Le correnti di
pensiero dominanti circa le cause scatenanti l’oscuramento del blog, sono almeno tre e vengono come di seguito
sintetizzate:
- il personale sottrae il proprio tempo al lavoro d’ufficio e, pertanto, il blog viene oscurato per ridurre i perditempo;
- il blog è condotto con leggerezza: chiunque può pubblicare ciò che vuole, spesso con la diffusione di messaggi non veritieri che possono creare dissapori nell’ambito lavorativo e nei confronti del buon nome della azienda;
- il blog tratta argomentazioni che la direzione non vuole diffondere per chissà quali motivi.
Del resto l’attenzione al
problema lavoro, in special modo del personale impiegatizio, è particolarmente
sentito tanto che sono state profuse notevoli energie progettuali ed economiche
per evitare che queste persone andassero a prendere almeno una volta al giorno
il caffè al Bar di stazione.
Anche se si consente,
benevolmente, l’utilizzo continuativo di una bouvette interna, che ha aggravato
la diffusione e l’incremento della ipertensione arteriosa del personale, già
manifestatasi in occasione delle varie promozioni a pioggia non condivise.
Ma, considerata la quantità di
articoli per il blog realmente prodotta (veramente esigua), le motivazioni
addotte circa la riduzione dei perditempo potrebbero non essere sufficienti a causare
l’oscuramento in quanto poca energia è
stata realmente versata da parte del personale, in orario di ufficio, per il
mantenimento in vita del blog. In altre parole: molto fumo e poco arrosto.
Il punto 2
potrebbe, anch’esso, esso ascrivibile
quale causa scatenante dell’oscuramento del blog.
Nel corso del tempo di vita del
blog, sono state pubblicate tante cose
dei più svariati generi, si sono sviluppati dibattiti e forum e può anche
essere capitato che qualcuna tra le cose scritte non fosse sempre vera, ma mai
è stata letta una smentita da coloro aventi causa.
In questo contesto, sarebbe stata
auspicabile una maggiore presenza della Dirigenza che in questi tempi grami non
avrebbe che giovato alla salute aziendale non più perfetta.
Ma anche questa teoria non è
convincente in quanto specie nell’ultimo periodo i curatori del blog avevano
introdotto maggiori filtri di controllo, evitando, ad esempio l’anonimato, ma
anche esercitando sugli articoli una maggiore censura consistente soprattutto
sulla verificabilità delle fonti.
Il punto 3.
Ma a questo punto l’opinione pubblica immagina che la direzione non ama che
vengano diffuse notizie che, a suo giudizio, sono ritenute strategiche per il
buon andamento della azienda e per le sue sorti sempre più luminose.
E’ gioco forza che inizino a
prendere vita castelli in aria delle più disparate forme e varietà, che
circolino elenchi più o meno flessibili di personale completi di nomi e
funzioni destinati alla promozione, che aumentano e diminuiscono ad ogni
minuto; il segretario Pippo diverrà capoufficio perché raccomandato
dall’onorevole Pluto, la signora Minni diverrà caporipartizione perché amante
del dott. Gambadilegno e così via all’infinito.
Come sempre accade, di fronte
alla mancanza di chiarezza e trasparenza, si dà la stura alle ipotesi più
strampalate, le più fantasiose anche se, se si tiene conto della massima
popolare voce di popolo voce di Dio
ed in osservanza di una frase storica del caro on. Giulio Andreotti (che Dio lo
preservi) a pensare male si fa peccato ma ci si
azzecca quasi sempre.
Il blog aveva ospitato varie
ipotesi anche se, di fondo, esse, oltre che manifestare un profondo disagio per
la situazione attuale in cui versa la nostra azienda, erano la manifestazione
di attaccamento aziendale, di affetto verso il proprio lavoro e per la storia
di questa comunità.
Concludendo, insomma, non sembrerebbe che l’oscuramento del blog
sia stata una mossa strategica e qualsiasi rimedio non potrebbe che prevedere
il pieno ristoro.