Tra le novità più attese di
questa edizione c'era la
nuova Fiat Panda della quale ne hanno parlato ampiamente TV e
rotocalchi, l'altra novità è dei cugini d'oltre alpe della Renault, la Z.E.
ovvero Twizy. Una vetturetta tutta elettrica, niente male in quanto ad
autonomia, comfort e praticità. Ma proseguiamo con ordine. La piccola francese
va inserirsi in quel segmento delle macchinine senza patente, dove a mio avviso
rappresenta una taglio netto con il passato in materia di sicurezza. Infatti
sia il modello che si guida con il patente A1 (il patentino 125 per intenderci)
che quello che si guida con patente B,
hanno in dotazione 4 freni a disco, l'airbag conducente, cintura di sicurezza
tradizionale e una addizionale a tracolla. La francesina ha cerchi da 13 pollici (come la
vecchia 500), un'autonomia di oltre 100 chilometri
(ciclo urbano)per ciclo di carica, ed
una velocità massima di quasi 50 orari per la versione patente A1 e di
90 per l'altra. Attenzione però a non confrontarla con la tedesca Smart
elettrica, commetteremo un grave errore, le sue naturali antagoniste sono le
vetturette senza patente, inquinanti e con poca sicurezza. La Renault prevede
la commercializzazione in Italia a partire da febbraio con un prezzo intorno agli
8.000 euro. Facciamo un passo indietro. Insieme alla nuova Panda il gruppo Fiat
ha presentato a Bologna nuove stilizzazioni su tutti i modelli prodotti dai
marchi del gruppo per i brands americani. Per l'occasione ci è sembrata molto
azzeccata la scelta di esporre tutto in un unico padiglione. A farla da padrone
agli occhi dei presenti la Panda, presentata con un vestito rosso corsa e
giusta al centro dell'intero padiglione Fiat. Molto apprezzata, la mostra delle
vecchie auto del mondiale Rally allestita dalla Gazzetta dello Sport, in buona
vista la Lancia
Delta Integrale , la Lancia Statos , la Renault Alpine 310,
la Audi 4, la Toyota
Celica la Fiat 131 Abarth. Per la verità anche i
tedeschi hanno esposto in un intero
padiglione, dove metà era occupato dalla Mercedes, il resto diviso fra gruppo
Audi, Ford e Opel. Molto ammirata in questo settore la nuova Mercedes Compressor ,
che da ferma sembra già in movimento, per mezzo delle linee che sembrano
raccogliere il vento e restituirlo a fine vettura. Comunque, la Compressor
anche essendo una sportiva di razza non rinuncia alla sua eleganza nella
tradizionale livrea argento. Un intero padiglione per le Smart elettriche, con
prova drive. Prezzo troppo alto per la due posti tedesca, e dal quel che si è
capito l'autonomia con un ciclo di ricarica non si va tanto lontano, solo 80 chilometri . Il
Motor Show messo in scena quest'anno ha subito molto la crisi economica, un po'
poche le presenze (il biglietto costava 25 euro)ma anche perché mancavano le
moto sia quelle solite delle kermesse nell'arena Mobil, che modelli corsa e
novità delle case. Il Motor Show di Bologna nasce per il MOTORE e in Emilia chiamasi motore la moto.
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