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27 agosto 2015

ANATOMIA DI UN DISASTRO.....N° 3.....LA DECADENCE)......Andare in corto circuito=perdere lucidità;uscire di SENNO


                        ANATOMIA DI UN DISASTRO.....N° 3.....(LA DECADENCE)......Andare in corto circuito=perdere lucidità;uscire di senno....................

  

(Da REPUBBLICA):IN FIAMME UN VAGONE DELLA CUMANA....

NESSUNA VITTIMA:IL CAPOTRENO SE NE ACCORGE IN TEMPO E FA SCENDERE I PASSEGGERI.....Il Treno era vecchio di cinquant'anni....

Il PRESIDENTE DELL'E.A.V De Gregorio:" Colpa anche della politica che non investe nel Trasporto pubblico....



                               


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Un convoglio della ferrovia Cumana vecchio di cinquant'anni diretto al deposito, senza passeggeri a bordo, è stato distrutto da un incendio mentre si trovava in prossimità della stazione di Fuorigrotta a Napoli. Le fiamme, probabilmente originate da un corto circuito, hanno provocato un fumo denso visibile da diversi punti della città. Qualche disagio si è registrato per i viaggiatori in attesa alle fermate per il rallentamento nella circolazione dei treni.

"Scontiamo un ritardo nella politica degli investimenti che rischia di mandare in fuoco tutto il servizio pubblico", scrive su Facebook il presidente dell'E.A.V. Umberto De Gregorio. 
"Forse qualcuno mirava esattamente a questo. Abbiamo intenzione di spegnere ogni incendio, per ridare slancio al servizio. Occorre tenacia, pazienza da parte degli utenti, e molta buona volontà, che non manca tra i lavoratori dell'Eav".Alle 6.35 del mattino, questo il racconto di De Gregorio, "il treno proveniente da Torregaveta giunto nella stazione di Fuorigrotta ha regolarmente imbarcato i viaggiatori diretti a Montesanto. Il capotreno ha però rilevato che dal fondo carrozza usciva del fumo, prontamente ha disposto il trasbordo viaggiatori e insieme al macchinista ha portato fuori stazione  il convoglio per ricoverarlo nel vicino deposito.  Durante il trasferimento il convoglio è stato aggredito dal fuoco. Il personale di bordo  ha tentato con l'uso degli estintori di spegnere l'incendio che si era nel frattempo propagato".

A questo punto, spiega il presidente dell'Eav, sono stati avvertiti i Vigili del fuoco, che sono intervenuti con due autobotti. Per consentire che il gettito di acqua potesse raggiungere le fiamme si è provveduto a staccare l'alimentazione elettrica della linea, bloccando di conseguenza la circolazione dei treni, che è stata poi ripristinata intorno alle 8.45. Il treno aggredito dalle fiamme era stato intanto spostato, ancora fumante, sul piazzale del deposito e messo al sicuro.

"Ci scusiamo - conclude De Gregorio - per il disagio arrecato all'utenza, consapevoli che, in attesa della consegna dei  nuovi treni, l'azienda è chiamata ad un impegno straordinario per la  manutenzione del parco treni vetusto e insufficiente. Ringrazio  il macchinista Lorenzo Sorrentino, il capotreno Vincenzo Rusconi, e quanti fra i lavoratori prontamente sono intervenuti evitando che l'incendio si propagasse arrecando  danni ulteriori alle cose e soprattutto alle persone".


                                                                                          DALL'ABBAZIA DI MELK 

                                                                                      



Il Priore spalancò le finestre della Biblioteca....Truppe di alberi scuri si affollavano nel crepuscolo e oscillavano alla debole brezza....L'Abbazia si stagliava con la sua imponente mole sull'abitato di Melk:il rosso della sera era svanito e la notte era piena di stelle...Si sedette e la sua attenzione si spostò sulla corrispondenza che il messo trafelato,aveva consegnato in mattinata al frate penitenziere...Diverse pagine di quotidiani affollavano e facevano capolino da una busta semi aperta....(Repubblica-il Mattino-il Corriere del Mezzogiorno)....Ne diede una rapida lettura e brontolando disse:" e così il vecchio GUGLIELMO, nemmeno adesso,ha perso l'occasione per segnalarmi l'ennesima tragedia sfiorata..."
Il plico veniva accompagnato da un breve messaggio del frate....
(Orsù,portate un pò di pazienza col frate: è un fissato della Sicurezza Ferroviaria---.-..)..

-"L'ultimo cedimento sulla sicurezza questa mattina.....Giunto nella stazione di Fuorigrotta:un convoglio della Cumana, vecchio di cinquant'anni,va in corto circuito e prende fuoco....FINE DELLA CORSA,E BLOCCO DELLA CIRCOLAZIONE DEI TRENI!!!-

Caro Priore,il linguaggio nelle sacre stanze è prudente,direi quasi ovattato,come è inevitabile e forse giusto che ci sia quando si parla di un argomento delicato e di forte impatto sociale com'è la sicurezza dei treni...Ma dietro le sfumature,le circonlocuzioni e i tecnicismi,il messaggio del nuovo PAPA è chiaro:"Dobbiamo reperire investimenti pubblici per risolvere il problema della manutenzione.....E parla di parco treni vetusto e di ritardi della politica che non investe nel Trasporto Pubblico...(Dice)Il treno carbonizzato era in servizio da 39 anni,e non è il solo....Ci sono altri due che,invece di anni di servizio alle spalle ne hanno 50.In totale(spiega),i treni che effettuano servizio sulle tratte della Cumana sono 30 e di questi solo 13 sono in " buone " condizioni(SIC!) ....Altri 17 NO!...Per questo motivo c'è in atto un appalto con Firema per la realizzazione di nuovi 12 treni Alfa 3.Per altri 14 convogli stiamo lavorando per un revamping totale dei mezzi...In questo modo in 24 mesi avremo a disposizione un parco mezzi efficiente e all'altezza della situazione"

-A stretto giro di posta ha risposto il presidente di Lega Ambiente Campania Michele Buonomo:"L'incendio del vagone della Cumana rappresenta la fotografia precisa del trasporto pubblico in Campania...Paghiamo anni di ritardo,incapacità e mala-gestione della politica sul Trasporto Regionale,che conta su treni troppo vecchi,insicuri,lenti e lontano anni luce dagli standard europei.... Un efficiente servizio ferroviario dipende da fattori diversi:SICUREZZA,FREQUENZA,PUNTUALITA', COMODITA' E PULIZIA DEI TRENI....---(Fonte:Corriere della Sera)

(Eccellentissima Santità,qualcosina non va....Nel mio totalizzatore i treni da realizzare ne erano 20,e gli apprendisti col botto garantirono e giurarono:consegna in 18 mesi,e non se ne parli più......I mesi si sono allungati a dismisura e i treni,ne sono solo12.....Si saranno,forse,smarriti?E dove?)


                                                                                                    La dècadence
Ah i francesi,i francesi....La chiamano dècadence: quella che sfarina,liquefa,deturpa,scompone,sbriciola,decompone,ed attraverso la disgregazione pre-annuncia il tramonto di un epoca con un lento e continuo cedimento.... La decadence è quando tutti scoprono che ci vuole quello che hanno sempre negato....Quando improvvisamente si scopre che ci vuole poco per scongiurare il declino....Quel poco che sembrava troppo...E così,semplicemente,oggi,si ammette con un poco di buonsenso di dover operare sulla manutenzione,di accelerare sulla consegna dei treni promessi e di reperire ulteriori fondi...Dietro il tecnicismo burocratico e il linguaggio ermetico dei politici si ammette che i rischi ferroviari ci sono,e che i treni sono vecchi di 50 anni(SIC!) ....Quei rischi ferroviari che non sono scindibili dalla manutenzione dell'infrastruttura e dal vetusto materiale rotabile... Cioè,tutto quanto il sistema del trasporto ferroviario....Tant'è vero,che le tre aziende aspettano con pazienza la fornitura di nuovi treni(20 e non 12).....
  
                                                                                                   CONCLUSIONI

Provo ad essere descrittivo per i non addetti al lavoro......
Nel linguaggio tecnico l'INFRASTRUTTURA:sono i binari,gli enti,gli impianti,il materiale rotabile,i treni....Nel nostro caso i vecchi elettrotreni di 40 anni fa,ed i vetusti convogli della Cumana di 50 anni fa....
Il fatto che la manutenzione sia considerata inadeguata è di notevole gravità.....La Manutenzione è l'ingrediente fondamentale della sicurezza ferroviaria,la strada maestra per prevenire guasti e incidenti;ed è proprio la scarsa manutenzione,il male grave di cui le tre ferrovie soffrono......Relè,codificatori,schede elettroniche,relè a disco,apparecchiature che si ricordano il cippo di forcella;cannibalizzazioni di vecchi convogli per reperire materiale di scorta insufficiente per la carenza di fornitura nuova;collaudo andato a farsi fottere;modifiche sulle codificazioni mai effettuate per proteggere i percorsi ferroviari a rischio;carenza di personale in organico;media anagrafica del personale che opera sugli impianti tra i 50 ed i 60 anni;formazione professionale che latita,assenza di brevetti,vie di fuga impedite;Passaggi a livello da eliminare e/o  da modificare etc,etc,etc,etc.......
E così,un poco alla volta,con l'usura,la scarsità dei mezzi e di materiale;l'insufficiente parco rotabile:gli impianti e i vecchi treni sono diventati la vera fragilità del sistema... Il personale è costretto ad arrangiarsi come può,in quanto esposti a tutti i contraccolpi per le note vicende del debito che strozzano le tre aziende di trasporto ...
Ed il fatto grave,è che le segnalazioni di criticità provenivano non da qualche scalmanato utente;n'è tanto-meno da qualche comitato di pendolari arrabbiati,ma dal personale di macchina e della manutenzione che già in passato avevano segnalato il vergognoso stato dell'infrastruttura e il deprecabile abbandono di chi per competenza e responsabilità ne doveva curare l'organizzazione e l'approvvigionamento....
Anzi,si subivano:i dileggi,le minacce e le accuse di scarsa collaborazione,perchè i treni erano messi fuori servizio dal personale....Che ignobile farsa..... 




Eccellentissima santità,per dovere di cronaca la informo:in primis,che la ragione sociale di chi dirige è  la valutazione del rischio;in secondus,che il dirigente,possiede o dovrebbe possedere le competenze per misurare l'adeguatezza o meno delle misure adottate o non sufficientemente intraprese dal personale per scongiurarlo(quel rischio)....Un rischio con cui si misurano quotidianamente i ferrovieri quando si assumono le responsabilità di far partire treni che presentano anomalie;o di mettere in servizio impianti con materiale vecchio e non collaudato...
Gli impianti collassano ed i treni si rompono in linea....Corto circuito,fumo,incendi,fuori servizio per schede elettroniche che mancano e guasti in linea che si prolungano nel tempo....Questo è lo stato dell'arte...

Mi sono chiesto se non ci fosse bisogno di un'organismo terzo che possa:IMPORRE,degli interventi mirati in quei settori che operano sulla SICUREZZA FERROVIARIA....Capisco che la crisi economica e le ristrettezze finanziarie in cui versa l'azienda facciano da freno,ma un organismo che decida sugli interventi urgenti e non prorogabili è cosa buona e giusta....Un pò come quello che accade con l'AGENZIA NAZIONALE DELLA SICUREZZA FERROVIARIA DELLA FERROVIA DELLO STATO:un organismo indipendente che vigila sull'applicazione delle norme, rilascia autorizzazioni,certificazioni ed omologazioni alle imprese-ditte-ed ai gestori dell'infrastruttura;pubblica le linee guida per il riconoscimento del procedimento di valutazione dei rischi,ed emana DIRETTIVE......
Vorrei sapere di grazia:chi è che controlla il materiale cannibalizzato da vecchi ruderi e utilizzato per sostituire gli elementi-le parti-gli organi guasti di un sistema elettronico?Chi è che certifica e assicura i treni che circolano in rete???Chi è che detta le condizioni per operare e modificare la codificazione sui tracciati definiti a rischio????(Digitare e cliccare: )
Egregio Gregorium Primo:lei cosa ne pensa???Perchè non indaga???Perchè non lo chieda a quei dirigenti inamovibili che immobili seguono le vicende dell'Infrastruttura senza che venga mai scalfita la pacatezza,la calma,la serenità,la letizia...???Eppure appartengono ad un epoca di disastri:un epoca torbida,nervosa,che si contorce ancora adesso nella ridicola speranza di un domani migliore...Non hanno mai avuto furia,ne sono stati travolti da insolita passione,ne sono stati turbati da ciò che accade e ne sono afflitti da malinconia....Colpiti da inedia,da apatia:si sono acquietati.....

Gli chieda:Ma che ci stanno a fare?Di cosa si occupano?Sono vivi?Comunicano ancora con il personale???Quando ,dove e come???....C'è ancora qualcuno in casa????E cosa fa:si gratta o fa le fusa,come il gatto sornione nel paese di Alice???



Il personale esige capitani coraggiosi...

" MICA SIAMO QUI A CAMBIARE GLI INFISSI AL COLOSSEO " ??????




La penna nera...................................(Alias il postino)







1 commento:

  1. E.A.V.,l'officina dei vagoni perduti:"Eravamo 120 operai,siamo 30..."

    L'ET 307 aspetta di tornare a viaggiare.Stesso modello,stessa età del treno ET 304 andato a fuoco,ora sosta sui binari morti dell'officina ex Sepsa di Quarto.

    Intanto il treno vecchio come quello incendiato,sosta a pochi metri dai 10 mezzi " defunti",parcheggiati da almeno un decennio tra l'erba alta....Per smantellarli ci vuole una pratica della regione.Nessuno l'ha mai fatta e i treni restano là.
    C'è n'è uno,il più vecchio,divorato dall'edera fino all'interno. Vagoni morti ma non invano...E' grazie a questo CIMITERO e per merito del lavoro infaticabile dei 30 operai specializzati(meccanici ed elettricisti)che i treni della flotta Cumana e Circumflegrea oggi continuano a viaggiare.E' qui in questa officina,stretta in una stradina invasa dalla sterpaglia,che arrivano i treni usurati da rimettere in piedi...Qui si lavora alle REVISIONI grandi e piccole,il treno andato a fuoco era passato di qua un mese fa...Alla rimessa di Fuorigrotta entrano tre mezzi al giorno,controllo veloce,cambio olio e via.
    A QUARTO ci vuole un'intera giornata per controlli e cambi,se si sostituisce il motore almeno 48 ore.E qui non se lo spiegano l'incendio... "E' un evento eccezionale,può essere stata una perdita d'olio finita sul motore surriscaldato o un corto circuito,sarà l'inchiesta a stabilirlo"...
    Loro lavorano duro sotto un tendone dove si soffoca dal caldo....

    "Ogni giorno facciamo miracoli(sospira il Capo-operaio G. Frate)dalle 7,30 del mattino smontiamo pezzi dai treni fermi,con tutte le difficoltà che comporta,li montiamo su quelli in servizio,proviamo i freni,la chiusura delle porte,l'illuminazione.E non è raro che dobbiamo smontarli di nuovo perché non funzionano."

    Un lavoro faticoso quello della " CANNIBALIZZAZIONE"...E' così che si chiama in gergo,l'operazione di smembramento di vecchi pezzi,i micro-trapianti da un vecchio " ORGANO" a uno nuovo che deve continuare a trasportare passeggeri:in sicurezza(si dice)..
    "Ci infiliamo sotto i vagoni per cercare quello che ci serve(dice S. Russo Caposquadra)o cerchiamo nelle cabine guida,nei vagoni...Abbiamo SPOGLIATO tutti i treni disponibili ma questo ci costa il doppio del lavoro.Basterebbe fare una telefonata e farsi inviare pezzi di ricambi nuovi.Ma i soldi non ci sono..."

    E' L'E.A.V. della drastica cura dimagrante,dei TAGLI SPIETATI dopo anni di CONTI E ASSUNZIONI ALLEGRE...

    "Lavoriamo sui treni che arrivano in officina così come sono dopo aver viaggiato sulla linea..(aggiunge il CAPO REPARTO SCHERILLO)Non vengono lavati al di sotto dei vagoni,sporchi,spesso troviamo resti di animali morti"..

    Tanta fatica ma poca soddisfazione.Le energie spese per riparare i treni non si vedono.I pezzi sono usurati,il tempo di durata è minimo...Così i treni ogni 20 giorni ritornano qui e ricomincia la giostra dei cambi....

    "E' grazie a noi che la CUMANA va avanti,ci adoperiamo noi,facciamo ritornare in vita ricambi degli anni 60,ma chi lo sa???Nessuno!"

    Uno dei treni nuovi,classe 1990,è pronto per la grande revisione,quella che spetterebbe ai treni ogni 10 anni,tagliata dalle ristrettezze del budget.Gli stessi problemi che,negli anni,hanno ridotto all'osso il personale...

    "A regime sono 30 i lavoratori impiegati qui,ricorda A. Gambardella,responsabile della revisione,da 39 anni dipendente EAV,ma sono pochi per il lavoro che c'è da fare.Negli anni 90 eravamo in 120,c'erano squadre di verniciatori composte da 10 persone,lamieristi,tecnici esperti...Ora in una squadra c'è solo 1 operaio"

    Cambierà qualcosa???

    "Chi lo sa?Temo che non lo vedrò,tra 2 anni andrò in pensione"..

    E Stefano De Angelis,del sindacato di base Sepsa,conclude......"Rivediamoci tra 2 mesi.Tanto tutto sarà rimasto uguale..."

    (Il Reportage è di Tiziana Cozzi-Repubblica-)

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