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4 luglio 2015

DA EMILIO VITTOZZI RICEVO E PUBBLICO

MA TU VULIVE ‘A PIZZA…

Nel 1966, Aurelio Fierro (Campano) e Giorgio Gaber (Lombardo), in coppia, si classificarono al 2° posto del 14° Festival della Canzone Napoletana con un pezzo, scritto da Alberto Testa e musicato da Martelli e Nisa, intitolato “’A pizza”.
Una canzone straordinariamente allegra nelle strofe e dal refrain che divenne subito un successo nazionale…
Certamente il paroliere milanese non alludeva all’antica friggitoria-rosticceria “Masardona” (pur se esistente dal 1945!), ma se una pizza fritta (degna di tal nome…) vuoi mangiare in Via G. C. Capaccio 27 devi andare…
E dov’è, qualcuno potrebbe obiettare? Nel Rione “Case Nuove”, fra l’Ospedale Loreto Mare e Corso Arnaldo Lucci, quindi a pochi passi da Piazza Garibaldi.
Un locale aperto a pranzo dal martedì alla domenica ed il sabato anche la sera, pulito, nuovo, accogliente, invitante.
“Solo pizza fritta” è lo slogan e ciò non lascia dubbio alcuno…



Il giovane Titolare, Cristiano Piccirillo, ti accoglie con un sorriso insieme al suo valente staff. Ti presenta le numerose varietà della pizza che possono farti gustare e tu noti subito, alle pareti, le fotografie dei personaggi famosi che hanno pranzato in quello stesso locale: Gigi d’Alessio, Alessandro Siani, il Presidente Aurelio De Laurentiis, Paolo Caiazzo e tanti altri…
Pizza fritta completa, senza pomodoro, senza ricotta, senza cicoli, provola e pomodoro, marinara, ortolana, veganina, diavola, angela ripiena, angela sono i nomi che si leggono sul menu e che i tanti clienti possono gustare.
Ma il non-plus-ultra sono certamente le pizze fritte palummiello, primavera e tonnino da gustare con delle ottime birre artigianali o con del vino.
Nella lista non mancano il pagniuttiello, la frittura napoletana, il mini fritto, la frittatina, l’arancino, il migliacciello.
Non mancano i dolci finali: il battilocchio e gli straccetti, da gustare con della cioccolata che ti fa leccare le dita…
La pizza è soffice, leggera, bollente, ben lievitata, fritta con maestria, digeribile e te ne rendi conto subito.


La caratteristica dell’antica friggitoria-rosticceria “Masardona” di Napoli è che se vuoi puoi mangiare la pizza con le mani, senza l’ausilio delle posate, in quanto ti viene servita in coppi di carta caratteristica o in igienici piatti di plastica: mangiare con le mani è un ritorno alle tradizioni di una volta, quando il cibo veniva anche gustato tramite il contatto delle mani e portato alla bocca direttamente. Di quest’antica usanza di mangiare la pizza fritta in tal modo, i turisti ne sono affascinati al punto da lasciarsi subito tentare nell’imitazione.
Cristiano Piccirillo, neo-Dottore in Lingue Straniere, è un’eruzione di simpatia, empatia, coinvolgimento, parlando, con enfasi, dell’attività esistente dal lontano 1945 e che ora lo vede impegnato in prima persona con il padre e il fratello.
Cari lettori, al posto vostro, io una pizza fritta dalla “Masardona” me l’andrei a mangiare e così potrete anche sapere del perché di tale nome, la cui storia è scritta sulla parete principale del locale…

EMILIO VITTOZZI




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