Avv. Raffaello Bianco
On. Stefano Caldoro
Presidente Giunta Regionale
epc On. Sergio Vetrella
Prof. Nello Polese
Dott. Pietro Voci
Dott. Antonio Marchiello
Ing. Sergio Negro
Oggetto: Trasporto pubblico campano
Presidente
Caldoro,
la giornata di ieri ha segnato il
settore dei trasporti con due notizie. La prima (che ormai non fa più neppure
cronaca) è quella riportata a pagina 41 del quotidiano “Il Mattino” e dedicata
all’agonia della Cumana e della Circumflegrea; l’altra riguarda una Sua
intervista al Tg Campania, segnalatami stamane e che sono andato a recuperare
in internet.
Mi creda, ho
pensato si trattasse di una controfigura, quando ho ascoltato le Sue parole: noi siamo quelli che aprono i cantieri nel
sistema infrastrutturale dei trasporti! Veramente non solo io, ma la
maggioranza del popolo campano non sa cosa pensare rispetto a un tetragono
rifiuto di una realtà che ognuno vede e che molti subiscono sulla propria
pelle.
Mentre i
servizi hanno raggiunto il più profondo buio del degrado e la linea ferroviaria
orgoglio dei Borbone rimane maledettamente abbandonata; mentre il personale più
esposto sulle linee di trasporto ferroviario subisce l’oltraggio di vedersi
decurtare trenta euro al mese perché qualche illuminato personaggio vuol
mostrare muscoli afflosciati (ma è Polese che ogni tanto esce dal torpore?) e la
Regione spreca risorse per pagare comunicatori (impresa disperata la loro!...);
mentre Vetrella programma una sosta del suo viaggio planetario per il giorno 10
ottobre, data destinata ad un convegno su (udite) Struttura tariffaria e bigliettazione automatica, riferite ad un
trasporto che non c’è più e intanto succedono tante altre cose che accelerano
il tracollo culturale, sociale ed economico della Campania; mentre succede
tutto questo Ella, Presidente Caldoro, si abbandona ancora una volta a
dichiarazioni riguardanti il settore dei trasporti che contrastano con la triste
realtà quotidianamente vissuta.
Quando l’ho ascoltata,
mi è venuto in mente un episodio della mia adolescenza professionale; assetato
di sapere rincorsi il grande maestro di diritto Carnelutti, chiamato a
presentare una monografia (mal scritta per forma e contenuto) da un magistrato
irpino. L’incontro durò poco. Il maestro se ne uscì con marcato accento veneto:
“Ho letto il libercolo del magistrato
tal dei tali. Costui o è un gran semplicion
o è un gran somaron. Propendo per
la seconda ipotesi.”
Non si
offenda, Presidente, perché io e tutto il popolo napoletano propendiamo, quando
parla così, per la prima ipotesi.
Però attento!
Se Lei va in giro, pressato da esigenze elettoralistiche, chiudendo gli occhi
nella convinzione che nessuno vede, ad inaugurare cartelli sbiaditi dal tempo e
cantieri con vistose tracce dell’abbandono cagionato dalla folle politica del
Suo esecutivo, che ha espresso e nominato uomini destinati a disastrare il
trasporto, corre il rischio che il suddetto popolo alla fine possa anche cambiare
idea.
Raffaello Bianco
P.s. Domani 2
ottobre sono stato invitato dalla emittente Julie News per un dibattito sui
trasporti. Non oso sperarlo: che Polese e Vetrella abbiano ripensato l’invito
sul confronto?
Ma in sintesi se la Sepsa ha sempre funzionato, come Lei sostiene, perchè in 30 anni ho preso un altro treno? Mi spiego da utente ho sempre frequentato treni Cumana, vecchi, sporchi, senza aria condizionata. Ma Lei Avv. Bianco è stato Presidente per molto tempo eppure non ravviso questo splendore degli anni trascorsi.
RispondiEliminaCaro anonimo, mi dispiace averti fatto viaggiare nella maniera che tu ricordi. Comunque hai viaggiato. Se avessi aggiunto che oggi viaggi meglio e di più, ti avrei facilmente individuato. R. Bianco
RispondiEliminaraffaello.biancolibero.it