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24 settembre 2014

RICEVO E PUBBLICO

Le recenti dichiarazioni e comunicati stampa riportati da alcuni organi di informazione, in ordine alla situazione economica pregressa e attuale delle società ferroviarie del gruppo Eav, e da ultima quella riportata ieri dal Corriere del Mezzogiorno nel link che accludo a fondo pagina , contenente una intervista all'assessore Prof. Vetrella, mi hanno spinto a scrivere a quest'ultimo la nota che segue, al solo e disinteressato scopo di poter , una volta e per sempre, conoscere con esattezza le cifre che cambiano continuamente circa l'indebitamento delle ex gestione ferroviarie gestite dalle ex aziende Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampanianordest. Credo che la reale situazione dei numeri vada freddamente riferita e documentata, soprattutto per il rispetto che si deve a tante migliaia di lavoratori che per tantissimi anni hanno contribuito a far grande queste ferrovie secondarie, che erano rappresentate a modello per la qualità dei servizi resi all'utenza. Per aver lavorato tantissimi anni nella ex Sepsa, posso testimoniare che soprattutto con i cugini di Circumvesuviana c'era una sana quanto goliardica competizione nel far bene e rivendicare con orgoglio i risultati conseguiti per la propria azienda. Aziende che si caratterizzavano attraverso un sano spirito collaborativo e familiare dei propri addetti che difendevano con orgoglio la propria identità e appartenenza attraverso i propri e rispettivi valori umani e professionali, messi al servizio delle società per assicurare il meglio nell'offerta trasportistica. Dopo oltre cento anni di gloriosa storia delle ex gestioni, (che pena leggere anche oggi su IL MATTINO quanto accaduto ieri pomeriggio nella stazione di Montesanto della Ferrovia Cumana), è stata decisa dall'attuale amministrazione una frettolosa ed estemporanea fusione che si è caratterizzata, almeno fino ad oggi, a modesto parere di chi scrive, più per una serie di intenzioni e messaggi di buone intenzioni , che per risultati reali di efficienza, efficacia , economicità ed equità, le c.d. quattro "E" , cui una società pubblica dovrebbe, esclusivamente, ispirarsi. Nel concludere questa mia, che se riterrai opportuno puoi anche pubblicare sul Blog Vesuvianando, mi sento di dover condividere pienamente un cosa con l'assessore Vetrella e cioè che il core business di una società quale l'attuale EAV, è quello di offrire un trasporto di qualità che venga in maniera tangibile percepito dall'utenza, ovvero dai cittadini che sono e restano gli unici reali azionisti di queste società pubbliche, e che pertanto meritano il rispetto cui loro si deve.


Egregio Assessore,

Pur condividendo e apprezzando il suo notevole sforzo ed impegno che sta mettendo nel gestire le evidenti problematiche di un assessorato importante quale quello dei Trasporti e infrastrutture, noto dalla intervista rilasciata ieri e ripresa dal Corriere del Mezzogiorno, che Lei continua a dare numeri sempre più diversi in ordine all'indebitamento delle ex società ferroviarie, ora EAV Campania. Ma non crede, e una volta per sempre, che i cittadini contribuenti campani che pagano le tasse più esose di tutta Italia, per avere in cambio servizi pubblici scadenti, e non mi riferisco soltanto ai trasporti, una verità finale sui numeri del c.d. indebitamento delle gestioni pregresse facenti parte alle ex società Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania, possono e devono averla una volta e per sempre? e che i relativi numeri possono essere facilmente verificati? Naturalmente mi riferisco a quelli attinenti il contratto di servizio e non anche a quelli relativi agli investimenti e opere di ammodernamento. Un dato, però, sembra incontrovertibile e cioè al netto di debiti e quanto altro che pure caratterizzava in parte l'azione della Giunta Bassolino, almeno i servizi di trasporto ferroviari durante tale amministrazione erano certamente più apprezzati dall'utenza , sia in termini quantitativi che qualitativi. Una riprova erano le indagini di customer satisfaction applicate alla carta della Mobilità che prima si effettuavano annualmente nelle società del gruppo Eav e i cui dati si pubblicavano sui risprettivi siti internet; ora, invece, da diversi anni non si vede più alcuna traccia di tale adempimento e iniziativa, pur restando un obbligo la sua redazione come riportato nel contratto di servizio sottoscritto con la regione campania. Capisco e comprendo che se si procedesse alle interviste previste dall'indagine di customer satisfaction si finirebbe con il rischiare l'incolumità fisica degli intervistatori......., ma certamente ciò non può rappresentare una giustificazione per non farla. Il grado di soddisfazione e/o insoddisfazione va accertato e misurato tra la clientela che resta l'unico arbitro e soggetto protagonista a poter decidere sulla qualità dei servizi erogati.



Le recenti dichiarazioni e comunicati stampa mi hanno prodotto un po di orticaria sull' utile 2013 pari a oltre 6.000.000,00 di euri dichiarato da Eav, anche perchè qualche sttimana fa leggevo di una sua intervista a IL MATTINO nella quale sosteneva che gli ispettori del suo assessorato avevano accertato numerose violazioni al contratto di servizio commesse da Eav per cui erano scattate sanzioni per diversi milioni di euro....(Repubblica Napoli il 16.09 u.s.., quantifica in € 30.000.000,00 le sanzioni erogate negli ultimi due anniper la sola ex Circumvesuviana); quindi l'utile dichiarato è tutto da verificare ....? ( a proposito essendo un bilancio pubblico quello di Eav, si può ottenere una copia? della qual cosa ringrazierei, in quanto fino a pochi giorni fa non risultava nè pubblicato sui siti internet istituzionali dell'Ente e della Regione campania, nè depositato al Registro delle imprese presso la CCIA, come invece risultavano quelli degli anni 2010 e 2011). Intanto le dichiarazioni trionfalistiche sull'utile 2013 conseguito - (ecco perchè bisogna approfondire il bilancio e confrontarlo con quelli precedenti)- mi portano spontaneamente a fare una prima ed elementare riflessione su un dato storico che riguardava la ex Sepsa, presso la quale ho lavorato tantissimi anni. Sepsa ogni anno offriva un servizio ferroviario, se non ricordo male, pari a treni/km 1.600.000. In organico, aveva, complessivamente , più o meno circa 800 dipendenti (compresi i dirigenti) tra trasporto e rete. Quando costava il servizio offerto da Sepsa per unità di treno/km prodotto ? Chi prova a fare due conticini? . Non saprei , ora, quanti treni/km le ferrovie della ex Sepsa hanno prodotto nell'anno 2013?, certamente centinaia e centinaia di migliaia in meno rispetto a quelli degli anni passati. Con quanto personale ivi dedicato in organico e con quale costo pro-capite rispetto ai treni/km prodotti? anche quì fare due conticini servirebbe meglio a far comprendere il tutto, così come la dichiarazione del dimezzamento dei dirigenti, la trovo connessa e collegata, economicamente, al decremento dell'offerta dei servizi di questi ultimi anni. Certamente , ai fini del reale efficientamento dei costi, dovrebbe servire anche un intervento sul personale ma queste sono scelte politiche che vanno meditate attentamente da parte degli amministratori regionali, considerato il delicato aspetto sociale; pur essendoci, e bisogna avere la serietà e il coraggio di dirlo, che vi sono tantissimi perdigiorno e imboscati che non si riesce (o non si vuole?) nemmeno controllare. Del resto in questi primi due anni di fusione aziendale, sono state assegnate sedi di "lavoro" di tutto comodo a diversi dipendenti, magari anche a pochi passi da casa propria, e lontani dai dirigenti di riferimento che logisticamente stanno in altre sedi.....(chi controlla , come si controlla e cosa si controlla?). Insomma sprechi organizzativi dovuti a cortesie e clientele, forse anche di natura sindacale, per buona pace di tutti. Tornando ai conticini sul costo treni/km dei servizi offerti, la medesima analisi andrebbe fatta x Circumvesuviana e Metrocampanianordest. Magari si possono prendere in esame i dati in ordine ai treni/km effettuati nel triennio 2008 -2009- 2010, quando erano in carica altri manager nelle aziende, con quelli del 2011-2012-2013. Insomma un ragionato quanto opportuno benchmarking, al solo scopo di far comprendere la reale situazione dei fatti. Senza polemiche e strumentalizzazioni.
Taccio , infine, per mero senso di pudore sulla ingiusta quanto grave situazione in cui si è fatta precipitare la ex Eav Bus, per la scelta di incapaci e irresponsabili "manager" indicati dall'attuale governo regionale, che non soltanto hanno contribuito ad affossare un'azienda pubblica , ma hanno provocato un enorme danno al patrimonio e all'immagine regionale, della stessa Eav Holding , ma soprattutto a migliaia di dipendenti e alle loro famiglie che stanno vivendo con drammatica apprensione l'evolversi del fallimento sancito dal Tribunale. Quì, sì, soltanto per il rispetto dei tantissimi lavoratori, incolpevoli di tutto ciò, ci dovrebbe essere un'azione di responsabilità grossa come un grattacielo. E' stata promossa? da chi? verso chi e in che misura?
La saluto cordialmente.
- raffaello majolo -



l'articolo sul link che segue con relative interviste e filmato.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2014/22-settembre-2014/trasporti-maio-chiede-vetrellaabbonamenti-scontati-detraibili-230185502567.shtml

P.S. Mi consenta di porre alla Sua attenzione in questo clima di spending review la necessità di tenere in piedi una società quale Metrocampania parcheggi, partecipata totalmente da Eav. In questa società sembra ci sia soltanto n. 1 dipendente con qualifica apicale e un Amministratore Unico, non saprei se esiste anche un collegio sindacale (spero proprio di no). Magari sarebbe utile che anche questa società pubblicasse sul proprio sito internet il bilancio 2013. Faccio notare che una importante area adibita a parcheggio di interscambio, che trovasi di fronte alla fermata Piave della linea Circumflegrea è chiusa da oltre un anno, disconoscendosene le ragioni. Una rinuncia ad Introiti certi e giornalieri non più riscossi, tanto che la cosa potrebbe tranquillamente configurarsi in un danno erariale. Definire dispendiosa e ridicola tale società regionale è davvero poco. Mi giunge notizia che quanto prima potrebbe ricevere visita da parte di "Striscia la notizia"......
R.M.




1 commento:

  1. Viva la Circumvesuviana. E' vero. Hanno distrutto in pochi anni una storia secolare

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