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15 settembre 2014

QUANDO FINIRÀ L’OPERAZIONE “TRENO NOSTRUM”? DI BRUNO VINCI


 Certo il nome non è attinente, visto che l’operazione “Mare Nostrum” da cui prende il titolo è un'operazione chiaramente a scopi umanitari, eppure anche quest’ultima a livello nazionale non manca di detrattori. Tanto più ne ha di detrattori silenziosi ma, progressivamente, numerosi questa operazione che assume toni sconcertanti anche per una provincia italiana dove la cultura dell’illegalità e diventata soverchiante quella della legalità che releghiamo a un mito non appartenente al nostro modo di vivere sociale. Mi è capitato di captare parole e critiche della gente in piedi nel treno riguardante l’eccessivo affollamento, giustificato al loro giusto dire, dalla gratuità del servizio di trasporto. Ex Vesuviana.

E’ vero siamo nella città che “amm’ campà tutte quante”, e del “ie nun ò sapeve...”, dette dopo l’ennesima trasgressione . Qui il concetto di “Dura lex sed lex” non esiste e quindi anche il concetto “La giustizia è uguale per tutti” scritto in ogni tribunale italiano, sostituendolo con il concetto tutto napoletano “La giustizia ammette l’ignoranza”. Eppure, questi viaggiatori paganti (pochi ma qualcuno c’è ancora), si lamentano di dover condividere il viaggio con chi non paga e riesce ad entrare senza ostacoli, magari sono convinti che pagando le tasse siano cittadini italiani (europei sarebbe fantascientifico).

E non sanno nemmeno che i dipendenti EAV, aspettano l’attivazione del biglietto con Brand EAV, perché almeno sarebbe un segno di riforma verso la riduzione del passivo se non la soluzione. Il silenzio su questo argomento e il tempo che passa, anche se c’è bonaccia aziendale, mi preoccupa come qualsiasi dipendente esperto. La clandestinità, porta problemi di consumo (maggior peso non pagante trasportato = maggior consumo di energia, insoddisfazione dei pendolari per affollamento, vandalismo e assenza ordine pubblico = danno di immagine. E ogni giorno che passa è peggio, io ho visto che i dipendenti addetti ai varchi tentano di impedire l’accesso rischiando l’incolumità fisica e nervosa, sia con i delinquenti sia con i stuoli di sfollati, sbandati, esuli, avventurieri, ragazzi scrocconi, perditempo aspiranti al vandalismo facile e impunito fare discussioni a toni accesi cercando di farsi comprendere anche da persone che parlano rumeno, swaili, dialetti masai e centroafricani subsahariani e medio orientali (pochi...) e che hanno tutti in comune a dir loro l’essere stranieri ingannati dal governo italiano reo, di averli accolti reso facile l’ingresso e... basta punto,” ...poi vivete e mangiate dovete potete”. Imbottigliati in un paese circondato da nazioni economicamente virtuose e vivibili, ma dalle frontiere molto più ermetiche di quelle italiane. Mentre turisti provenienti da paesi ad alto tasso di civiltà (e non ultimo...paganti), circolano confusi tra questa massa di persone, sbagliano marciapiede e treno. In fatti, l’altroieri, abbiamo recuperato per caso un docente di storia di Tokyo a Volla (non è un errore ho scritto VOLLA. Forse il primo giapponese originale in epoca moderna in quella zona. Il tapino, era pieno di tecnologia GPS e smartphone aveva viaggiato pertutta Europa e solo da noi si era perso nell’andare a Pompei Scavi dopo 12.000 km di viaggio, ma guarda il caso....! Comunque la sua fortuna ci ha fatto incontrare ed è stato indirizzato nella sua agognata Old ruins Pompeii ed non è stato rapito e costretto a elemosinare da qualche delinquente ROM. Quindi comincio a credere che una politica antievasione del biglietto non verrà mai facilmente, visto che il rinforzo delle truppe ONU nella lotta antievasione contro stuoli di clandestini incazzati dalla ATIPICA novità di pagare un biglietto di viaggio, probabilmente non ci sarà concesso per veto UE.

Comunque questo è il mio pensiero scritto di getto, sbagliato o giusto che sia : è questo. Vediamo cosa succede poi, comunque in periodo estivo ci sarà bisogno di maggior informazioni per i turisti
o magari un biglietto che riporta un colorante alimentare....



1 commento:

  1. da dipendente che di questo pane deve mangiare mi viene da riflettere, il primo passo atto al miglioramento del trasporto publico campano e dei lavoratori che lo portano avant è senza dubbio lo sforzo coeso di tutti. In primis della politica, colei predisposta a dare i giusti strumenti (dateci la biglietteria aziendale), gli amministratori, coloro che avuto lo strumento dalla politica indichino il giusto utilizzo (ripristinate la controlleria a bordo e rafforzare ai tornelli), i lavoratori, il nocciolo duro, l essenza del trasporto publico, coloro che deontologicamente devono rieducare i viaggiatori (tutti) al titolo di viaggio.... per uno sforzo coeso ed efficace per raggiungere importanti obbiettivi ci vogliono incentivazioni a tutti i livelli... iniziando dal nocciolo duro, il quale al raggiungimento di obbiettivi prefissati e mediati (dai sindacati) ne abbiano gratificazione (aumento salariale), gli amministratori raggiungendo obbiettivi (aumento degli introiti di biglietteria) ne traggano prestiggio e beneficio, i politici in tal caso ne trarranno credibilità e soddisfazione (tanto a loro incrementare la parte economica penso sia irrilevante)

    Quindi, da padre di famiglia, se i miei figli portano risultati, ovviamente, avranno di piú... questa è la semplicità di un ragionamento ke è stato il carburante ke ha mosso gli ingranaggi dell umanità.

    by Cocco77

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