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23 maggio 2014

ONESTO E CONTUSO. DI BRUNO VINCI


Non si può fare a meno di commentare, l’episodio avvenuto l’altro ieri a Pomigliano nella stazione Circum, dove un giovane ventitrenne e venuto alle mani con un portoghese che si era accodato al suo passaggio.
Come tempo fa scrissi, non so per quanto tempo la gente, per bene, onesta, e valida portatrice di necessari principi di onestà, possa sopportare, senza reagire, di considerare l’uso del treno un esempio di quotidiana illegalità.
Abbiamo capito che il trasporto pubblico locale, non rende come i “compro oro”, ma non per questo i clienti paganti debbano essere lasciati a se stessi. A parte l’ottima considerazione che abbiamo dello studente che ha ingaggiato un lottato rifiuto nel permettere l’ingresso del clandestino, spero che il fatto sottolineato dalla stampa, non diventi un episodio senza seguito positivo.

Io credo che un Ente Stato o Regione che sia, non possa lasciare un “suo” cittadino giovane e onesto, animato da ardore e buone intenzioni di Giustizia, dico, non possa lasciare la sua vita in mano a un essere ibrido metà umano e metà bestia che si aggirano con intenzioni subdole, tra la gente che viaggia con regolare biglietto.
Ho letto che un quarantenne (povera Italia) e stato tanto delinquente da colpire il ragazzo che si è opposto al suo illecito passaggio, che tra l’altro provocava il blocco del tornello predisposto per un solo biglietto singolo per volta. Non pago e con sfrontata immoralità, gli ha sferrato pugni sul torace, e qualunque medico sa quanto pericoloso possa essere rasentando il tentato omicidio, e questo dice tutto della mancanza equilibrio mentale di queste persone inique ed aggressive.
Io so solo che quel ragazzo vuole diventare parte attiva nella società, imparare e contribuire nella società sociale futura, non lo conosco, ma già il possesso del titolo di viaggio attesta la sua dignità di cittadino.

Io spero, che superi il fatto senza problemi, e che in lui permanga il senso di giustizia sociale e come lui gli altri giovani come lui, in modo tale che un giorno possano cambiare questa attuale sistema di vita sociale dove anche infilare un biglietto nel tornello può essere pericoloso.
E nello spirito di equità sociale, che sollecito i sindacati ad intraprendere e richiedere azioni più efficaci contro l’evasione del titolo di viaggio. Nella speranza che una ferrovia più necessaria che comoda, smetta di essere un allegro luna park mobile per teppisti deambulanti.




4 commenti:

  1. Come pagante a me è toccato un portoghese gentile. Avevo appena aperto il varco con l'abbonamento che mi sono trovato addosso un energumeno. Temendo la rapina, mi sono piegato per proteggere il portafoglio dove stavo riponendo il titolo di viaggio. Il bestio mi ha sorriso e mi ha ringraziato del passaggio, allontanandosi a passo svelto. Meno svelto l'addetto alla biglietteria che aveva notato il trambusto e mentre il portoghese mi precedeva, mi ha chiesto:"ehi signore, biglietto". Io l'ho mandato a cagare! È da maleducati, ma quando ci vuole ci vuole!

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  2. Per quanto abbia ringraziato, e mi fa piacere che l'episodio non sia stato doloroso. Lo ritengo comunque un episodio violento perché le ha procurato un breve ma intenso stress e comunque una volta entrato occuperà un posto lasciando magari in piedi un pagante. Il mio sforzo è di convincere di automatizzare al massimo l'entrata e l'uscita, per evitare forzature sulle persone che pagano. Grazie del commento.
    Saluti Bruno Vinci

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  3. .. spesso sento persone che si sentono autorizzate a non aquistare il titolo di viaggio per svariati motivi :
    - "nessuno lo fà, perke devo essere io l unico fesso"
    - "non pago, facessero pagare gli extracomunitari, i rom e poi io pago"
    - " siamo bestiame, ammucchiati in un puzzo insopportabile.... io non pago per un servizio del genere"

    questi sono i motivi ke scoraggiano anke quei poki ke oggi aquistano il titolo di viaggio.

    Non si puo viaggiare in treni ove, pagando un biglietto da superlusso, mi ritrovo col tossico di turno che si addormenta o va in escandescenza, la famiglia rom ke si tolgono le pulci tra di loro o banchettano sporcando dappertutto, o la solita bambina sporca dalla testa ai piedi che ti viene a kiedere soldi in modo insistente, o ritrovarsi in treni ad orari con un branco di vocumbra ke se vedono una giovane ragazza importinano e/o con carrette abnormi .....


    QUESTI SONO I MOTIVI PER CUI L UTENZA SI SENTE AUTORIZZATA A NON FARE IL BIGLIETTO.

    Bhe... se il trasporto pubblico ritorna ad essere ai livelli di paese civilizzato, dignitoso e degno, penso ke l utenza (oggi disabituata e fare il biglietto e infispettita se gli viene rikiesto) avendo un giusto servizio ed una spinta, ristabbilendo il controllore del titolo di viaggio, nel giro di 6 -8 mesi avremo un miglioramento di qualità di utenti e in incremento sostanziale delle entrate nelle casse del trasporto pubblico locale campano.

    by Cocco77

    nb. non sono razzista e non è ke faccio di tutta un erba un fascio, ma determinate persone nel treno non le vorrei mai trovare (drogati, incivili, persone zozze... ecc) oltretutto persone non paganti...

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  4. Egregio anonimo, gli evasori sui mezzi pubblici ci sono sempre stati, anche prima che ci fossero gli immigrati. Visto che in Italia l'evasione è molto alta, rispetto ad altri Paesi, dove gli immigrati sono tanti, forse è il contrario: molti immigrati si chiedono perché debbano pagare il biglietto, visto che tanti del posto non lo fanno.

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