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19 maggio 2012

DAL NOSTRO INVIATO DALLA GENTILE CLIENTELA, GENNARO FIORENTINO


Dopo il mio sfogo di qualche giorno fa circa l’evasione dal pagamento del biglietto, ieri ho notato alla stazione di Libertà qualcosa di nuovo. I controllori erano circa una decina di varie compagnie di trasporto che hanno fatto un po’ più del solito. Lo dico con cognizione di causa perché in precedenti analoghe occasioni, erano sempre portatori di rassegnazione e stanchezza.
Il numero di questi controllori compresi in una sola squadra, era così elevato che alcuni hanno trovato modo di appartarsi per parlare serenamente dei ca… loro. Però complessivamente mi è sembrata un’azione un pochino più vigorosa. Un’altra particolarità.
C’era tra di loro un giovanotto che non recava alcun badge della società di provenienza. Aveva invece un sorta di collana alla quale era legato un pezzo di cuoi o simile, con una stella incisa a fuoco. Ho ipotizzato, ma chissà se sia così, potesse essere una sorta di un agente di PS. E’ chiaro che quando dico dopo il mio sfogo, è una battuta. Il fatto è solo seguente in cronologia ma di certo indipendente.
Secondo argomento.
E’ passato abbastanza inosservato tra gli utenti, la chiusura del servizio del numero verde come del resto quello che ricordi, del circumdrin. La faccenda invece a me ha fatto riflettere su due aspetti, per certi versi antitetici. Il primo è stato quello di correre con il pensiero ad un gruppo più o meno numeroso di ragazzi, che da un giorno all’altro sono stati anch’essi vittime di questa novella asusterity a tutti i costi. E me ne dispiace. Il fatto di avere i miei figli, come si dice, “sistemati”, non mi esime di trattare l’argomento della disoccupazione giovanile con sensibilità e comprensione.
Il secondo aspetto invece è quello più cinico e come tale, opposto che mi fa pensare che è stato meglio chiudere un servizio con un gradimento che ignoro, ma che certamente dava un servizio assolutamente banale. Chi lo creò non si dovette porre il problema che l’utente che lo avrebbe utilizzato, avrebbe posto quesiti un poco impegnativi dopo aver consultato l’orario murale, quello tascabile ed eventualmente il sito internet. Pertanto sentirsi dire “non lo so” dagli operatori, era stato motivo di grande scoramento. Infatti i più individuavano il call center come un’emanazione dell’azienda, ignorando che il servizio era in affidamento ad una compagnia che aveva fatto fare al personale non so quale corso di aggiornamento.
Terzo argomento (personale tra me e te)
Dopo un periodo in cui il mio PC è stato infetto dal virus della Guardia di Finanza, ho raccolto molte informazioni ed una magnifica cartolina a tema, tratta dalla mia collezione che ho inviato alla laureanda Chiara. Altro avrei fatto, disturbando un’enciclopedia vivente della tua azienda con l’intercessione di un amico. Però questo in un secondo momento, essendo il soggetto fuori Napoli. Però al mio nutrito messaggio, la signorina non mi ha dato neanche un cenno di riscontro per cui ho deciso di lasciar stare il continuo. Ciò solo per tua informazione ben consapevole che non era una tua parente e né tantomeno una tua amica. Pertanto non hai alcuna colpa del mio rammarico. Ma come si suole dire, “peggio per lei”.
Un caro saluto

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